Campania

Sud e NEET, dal digitale una possibile spinta per trovare lavoro

Domani un incontro dell'Acri alla Fondazione Banco di Napoli

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 11 APR - Nel Mezzogiorno la quota di NEET (Neither in Employment nor in Education and Training) - i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono più inseriti in un percorso scolastico/formativo e non sono impegnati in un'attività lavorativa - è più alta (27,9% contro 13,5% nel Nord e 15,3% e nel Centro). Tra gli stranieri raggiunge il 28,8% (18% tra gli italiani) ed emergono le differenze di genere: tra le straniere e le italiane ci sono quasi 20 punti di differenza (37,9% contro 18,5%, rispettivamente) mentre tra gli uomini sono circa 2 punti (stranieri 19,8%, italiani 17,5%). Questi alcuni dei dati ISTAT che saranno presentati domani, 12 aprile, alle 11, nella Fondazione Banco Napoli, nell'incontro sul tema "Italia comunità digitale-I NEET e il lavoro", organizzato dalla Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Sud e promosso da Acri - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio con il Fondo per la Repubblica Digitale.
    Parteciperanno, tra gli altri, Pier Paolo Baretta, assessore al Bilancio del Comune, Giovanni Azzone presidente Acri, Domenico Credendino, presidente della Fondazione Carisal, Giovanni Fosti, presidente del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa Sociale. Orazio Abbamonte, presidente della Fondazione Banco Napoli. I temi in discussione: il digitale può aiutare a contrastare il fenomeno dei NEET? Quali sono gli strumenti essenziali che le giovani generazioni possono acquisire per non rimanere indietro e cogliere tutte le opportunità della transizione digitale? L'incontro è moderato da Pier Luigi Pisa, giornalista di 'la Repubblica'.
    "Anche le Fondazioni di origine bancaria del Sud partecipano al Fondo per la Repubblica Digitale - spiega Abbamonte - si tratta di una grande iniziativa nazionale che sta mobilitando tutti i territori del Paese, e il Mezzogiorno sta rispondendo molto bene, sia in termini di proposte progettuali presentate e selezionate, sia per quanto riguarda i partecipanti ai corsi già attivati". Aggiunge Fosti: "Come possiamo aiutare queste persone? Può il digitale aiutarci nel contrastare questo fenomeno? Facendo sì che più ragazzi abbiano accesso al digitale e ai suoi strumenti". (ANSA).
   

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