Campania

Nuova galleria d'arte a Napoli, nasce 'Giosi - Spazio 104'

A S.Maria di Costantinopoli. Mostra collettiva fino al 4 maggio

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 11 APR - Si chiama "Giosi - Spazio 104", la galleria-contenitore d'arte che fa da ponte tra passato e futuro. Una storia lunga quasi 200 anni, quella della famiglia Giosi, che giunta alla sesta generazione, racconta come l'omonima "bottega" di articoli per belle arti, specializzata in restauro, abbia visto passare, nel tempo, un'importante tradizione artistica.
    E' stato inaugurato ieri lo spazio di via Santa Maria di Costantinopoli 104 a Napoli, che per l'occasione ha organizzato una collettiva, in allestimento fino al prossimo 4 maggio, che vede in esposizione, tra gli altri, artisti come: Domenico Spinosa, Gianni Pisani, Carlo Alfano, Bruno Starita, Gerardo Di Fiore, Nino Longobardi, Valeria Corvino, Antonio Sannino, Christian Leperino, Ciro Sannino, Roberto Della Noce, Tommaso Ottieri, Francesca Strino e Fabrizio Scala.
    "Intorno al numero 104 - spiegano i fratelli Guido e Fabrizio Giosi - girano varie coincidenze. Oltre al numero civico dello Spazio, tanti sono anche gli anni che ha vissuto nonno Tullio Giosi, gallerista riconosciuto e grande intenditore d'arte della sua generazione, e poi c'è la data dell'inaugurazione ovvero 104".
    Distintiva, la porta azzurra dello spazio, che si presterà anche a laboratori, workshop, percorsi formativi. "Sarà un luogo dove esporre e comunicare - sottolinea Fabrizio Giosi - approfondire e creare nuove connessioni, offrire opportunità anche a giovani emergenti, aperto a chi ha voglia di conoscere e confrontarsi, dedicato agli appassionati, ai curiosi e a chi ha voglia di mettersi in gioco, per sviluppare e promuovere l'arte e la creatività attraverso mostre, incontri, seminari, presentazioni". "L'idea di questo "spazio open" per gli artisti - continua Fabrizio Giosi - nasce dall'esigenza e dalla volontà di continuare a portare avanti la storia di una famiglia legata da sempre al mondo dell'arte, ma con un'attenzione diversa, con un occhio innovativo legato alla sperimentazione di linguaggi moderni e contemporanei, proiettata a mettere in collegamento artisti affermati con artisti emergenti, giovani maestri e giovanissimi allievi delle scuole d'arte e della storica Accademia di Belle Arti di Napoli".
    "La mostra presentata - conclude Fabrizio Giosi - è volutamente senza titolo e vuole essere un dialogo storico con le opere della collezione di famiglia come quelle di Gianni Pisani, Domenico Spinosa, Gerardo di Fiore e le opere di oggi di Nino Longobardi, Christian Leperino e altri". (ANSA).
   

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