(ANSA) - BENEVENTO, 03 APR - "Mastella associato alla cultura
della mafia? Ho dato mandato di querelare Carlo Calenda. Questo
pariolino viziato che gioca a fare il bulletto mediatico non può
permettersi di associare il mio nome e la mia storia politica
alla mafia. Mentre lui giocava a fare il figlio di mammà, io ho
combattuto senza sconti la criminalità organizzata, da Ministro
della Giustizia. Calenda non capisce nulla di politica, ma non
pensavo fosse pure un maestro di maleducato e diffamante
dileggio. Ci vedremo in tribunale". Così il sindaco di Benevento
Clemente Mastella risponde ai giornalisti che gli hanno chiesto
di commentare il post di Carlo Calenda in merito alla
composizione delle liste di Renzi con Emma Bonino, in cui il
leader di Azione scrive: "Non ha alcun senso portarsi dietro,
sia pure per interposta persona, Cuffaro, Cesaro e Mastella. La
cultura della mafia è l'opposto dei valori europei".
"Se Calenda studiasse al posto di fare l'odiatore social -
aggiunge Mastella che è anche leader di Noi di Centro - saprebbe
che da cattolico sono stato fautore e diretto protagonista di
storiche battaglie care alla cultura radicale. Recependo la
lezione di Giovanni Paolo II, sono stato da Guardasigilli il
promotore dell'ultimo indulto che sia stato portato a termine in
Italia. Lo annunciai a Regina Coeli il 2 giugno del 2006, nel
carcere dove anche De Gasperi era stato recluso, con accanto la
figlia Maria Romana, per sottolineare la connessione tra laicità
solidale e cattolicesimo caritatevole. E alla condizione delle
carceri io e mia moglie abbiamo sempre dedicato attenzione ed
energie, come sempre hanno fatto in verità i Radicali".
"Renzi ha miracolato il pariolino con cariche importanti come
quella di Ambasciatore e Ministro sottraendolo dall'anonimato
cui era destinato. Calenda ha ripagato Renzi con perfidia e
ingratitudine. Per me resta il ragazzotto cui affidavo le mie
segnalazioni per il Cis di Nola: disse che mi avrebbe querelato
ma non lo fece, perché è la verità. Stavolta non basterà
l'intercessione di un avvocato comune amico che mi chiese con
insistenza di ritirare la querela, ho il dovere di portarla
avanti e non arretrerò di un millimetro per rispetto alla mia
famiglia, alla mia etica e ai miei elettori", conclude Mastella.
(ANSA).
'Cultura della mafia', Mastella annuncia una querela a Calenda
L'ira del sindaco di Benevento, 'dileggio diffamante'