(ANSA) - NAPOLI, 22 MAR - Sono accusati di aver avuto
contatti con l'esterno e di aver in uso dei cellulari non
consentiti cinque detenuti del carcere di Santa Maria Capua
Vetere (Caserta) per i quali la Procura ha emesso il decreto che
dispone il giudizio. Si tratta di persone di origine siciliana e
calabrese.
Durante l'indagine - partita nel 2020 dopo il ritrovamento
dei cellulari da parte della Polizia penitenziaria - vennero
disposte delle intercettazione grazie alle quali gli
investigatori sono riusciti a identificare tutti i detenuti
coinvolti.
L'attività investigativa è stata chiusa mesi fa dalla Procura
della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha richiesto
il rinvio a giudizio dei detenuti davanti al giudice per le
indagini preliminari.
Il difensore di tre imputati, avvocato Librace, però, ha posto
una questione preliminare, ritenendo che il reato per il quale
si procedeva, l'accesso indebito a dispositivi idonei alla
comunicazione da parte di soggetti detenuti, non doveva passare
per l'udienza preliminare ma attraverso decreto di citazione a
giudizio, così come previsto dal Codice di rito; gli atti sono
così tornati in Procura per il decreto di citazione a giudizio.
Questo processo sul ritrovamento di cellulari in carcere è
l'ennesimo ad essere celebrato in Campania, dove nelle diverse
carceri, quasi settimanalmente, la polizia penitenziaria
sequestra dietro le sbarre cellulari e droga, che sempre più
spesso vengono introdotti con droni. (ANSA).
Cellulari in carcere, cinque detenuti a giudizio nel Casertano
Indagine iniziata nel 2020, identificati tutti i coinvolti