Campania

Nautica: Musumeci, se mancano i posti barca bisogna crearli

Amato (AFINA), soddisfatto della risposte ricevute dal Governo

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 13 FEB - Il ministro della Protezione civile e delle Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha in agenda 3 temi legati ai problemi della nautica da diporto per dare soluzioni.
    Intervenendo agli 'Stati Generali' del settore, promossi da AFINA nell'ambito della 50ma edizione del Nauticsud, Musumeci li ha elencati: "Il primo riguarda il peso burocratico che soffre ogni operatore del settore, per alleggerire la burocrazia dei sistemi esistenti; il secondo mira a intervenire con le istituzioni dei territori per risolvere il problema dei posti barca, un suicidio che non possiamo permetterci; non ultimo il valore del mare e la blue economy, che può divenire il motore di crescita delle regioni del Sud". Gennaro Amato, presidente di AFINA, ha così recepito il messaggio che è giunto dal Governo.
    "Sono soddisfatto delle risposte ricevute dal Governo, che ci fanno capire di non essere in un mare tempestoso, ma di poter finalmente vedere la possibilità di soluzione a questo stato di incertezze".
    Musumeci ha poi proseguito: "Nelle filiere che compongono l'economia blu la nautica è davvero il pulsante più armonico. La nautica è motivo di orgoglio nazionale e figura tra le 8 filiere di maggior importanza per il pil nazionale. Si tratta del meglio del made in Italy con imprenditori che hanno tenacia, capacità innovativa e gusto per la qualità, un risultato che non si inventa e che ci rende secondi al mondo frutto di anni di tenace impegno dei piccoli e medi imprenditori. In una condizione degli Stati Generali della Nautica dobbiamo considerare lo stato di salute della nautica da diporto - ha detto Musumeci - che appare in ottima salute, ma anche con le difficoltà dietro l'angolo.
    Pensate che il Sud, nell'economia del mare, ha un tasso di crescita maggiore del Centro Nord". L'analisi della società di studi PwC è chiara. Esiste un trend produttivo delle imbarcazioni da diporto in crescita, ma le immatricolazioni scendono rispetto al 2021 (da 84.633) a 83.093 del 2023. I natanti, imbarcazioni sotto i 10 metri di lunghezza che non necessitano di immatricolazione, sono in netta crescita registrando 416mila unità. Questa analisi indica poi che in Italia l'assenza degli ormeggi è una realtà. (ANSA).
   

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