Campania

Preoccupazione a Pomigliano, 'siamo tutti coinvolti'

Le tute blu: "Lo Stato chieda la compartecipazione"

Urso, se Stellantis vende meno in Italia � un problema suo

Redazione Ansa

(ANSA) - POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 02 FEB - Musi lunghi e preoccupazione tra gli operai dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, uno dei due i cui posti di lavoro, secondo il Ceo Carlos Tavares, sarebbero più a rischio per effetto delle politiche del governo in materia di incentivi per l'automotive.
    Preoccupazione condivisa dai colleghi dell'indotto, dall'amministrazione comunale e dai politici, locali e non, che temono una reazione a catena, in negativo, sul tessuto economico della città. "Non solo i lavoratori, ma tutta la comunità è coinvolta", dicono in Comune.
    Un futuro incerto che gli operai, come spiegano loro stessi, non si aspettavano di dover affrontare "dopo la fine degli ammortizzatori sociali ad inizio anno, e la soddisfazione di essere tra gli stabilimenti italiani del gruppo con la più alta produzione, 215mila vetture, per il 2023.
    Intanto oggi e martedì resterà ferma la produzione del modello Alfa Romeo Tonale per carenza di elementi meccanici.
    "Niente ammortizzatori - affermano le tute blu - ma Tavares dice che siamo a rischio. Forse la sua è una strategia, per chiedere altri incentivi, ma ha ragione il ministro Urso quando sostiene che finora sono serviti per auto prodotte all'estero. Anche la Panda elettrica sarà prodotta fuori dall'Italia. Lo Stato chieda la compartecipazione".
    Le preoccupazioni degli operai della fabbrica sono condivise anche da quelli dell'indotto, ed in particolare della Tiberina di Pomigliano d'Arco. "Il momento per noi è già difficile - spiega un lavoratore di Tiberina - fino a poco tempo fa avevamo produzioni per la Sevel di Atessa, che sono state spostate alla Tiberina di Sangro per abbattere i costi di logistica. Il grosso delle nostre commesse è legato alla Panda di Pomigliano, almeno fino al 2026".
    L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Raffaele Russo, rivendica il diritto ad essere presente in ogni incontro istituzionale dove si discuterà delle prospettive dello stabilimento perchè "la situazione non impatta solo sui lavoratori direttamente coinvolti". "Ha un effetto dominante sull'ecosistema delle piccole e medie imprese locali - spiegano in Comune - e dunque ci troviamo di fronte a una potenziale realtà futura che presenta sfide complesse interessando le dimensioni economiche, sociali e ambientali vitali per il nostro tessuto comunitario". Anche la minoranza consiliare ha espresso perplessità sulle parole di Tavares, sollecitando un intervento dello Stato. Per il consigliere Marco Iasevoli "è inaccettabile ed irresponsabile che i rapporti tra Governo ed impresa siano impostati su ricatti", mentre il collega Vito Fiacco, ha affermato che "Tavares dimentica che il settore automotive ed elettrico è stato anche abbastanza sostenuto, e la priorità è quella di mantenere livelli occupazionali e di produzione".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it