Campania

'Pierino e il Lupo' con Peppe Barra in scena nel Rione Scampia

Il 2 ottobre per "Il progresso attraverso la cultura" di Ancem

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 30 SET - "Pierino e il lupo" è il tema dello spettacolo in programma domenica 2 ottobre, alle ore 19, nell'auditorium dell'istituto "Giovanni XXIII" del Rione Scampia a Napoli, una fiaba musicale per voce recitante e orchestra, elaborazione per ottetto di Giorgio Mellone, con la voce recitante di Peppe Barra, per la rassegna "Scampia - Il progresso attraverso la Cultura", organizzata da Ancem - Associazione Napoli Capitale Europea della Musica diretta da Filippo Zigante, grazie al sostegno del Comune, e al patrocinio morale dell'Assessorato Politiche Giovanili del Comune e della Ottava Municipalità, e al coordinamento scuole e territorio di Sabrina Innocenti.
    La fiaba musicale per bambini, che Sergei Prokofiev compose su proprio testo nel 1936, narra la storia di un bimbo, Pierino, che con l'aiuto di un uccellino cattura un temibile lupo e ha lo scopo non solo di divertire, spiegano gli organizzatori, "ma anche di esercitare i ragazzi a riconoscere, attraverso il racconto, i vari strumenti dell'orchestra. Infatti, ciascun personaggio è rappresentato da un differente strumento e ha un suo tema conduttore. Una voce recitante narra la fiaba mentre la musica di Prokofiev commenta ogni scena illustrando il carattere, i sentimenti e descrivendo le azioni di ciascun personaggio".
    L'opera è stata elaborata per un organico di 8 elementi diretti da Mellone: flauto (Marco Salvio), clarinetto (Gaetano Falzarano), fagotto (Fabio Marone), violino (Armand Priftuli), viola (Davide Navelli), violoncello (Aurelio Bertucci), contrabbasso (Gianluigi Pennino) e percussioni (Pasquale Benincasa). In mancanza dell'oboe e dei corni, la descrizione dell'anatra, si evidenzia, "è stata affidata alla viola, mentre quella del lupo ad un impasto timbrico dell'organico completo nel registro medio-basso. Le descrizioni dell'uccellino, del gatto, del nonno e di Pierino restano agli strumenti originari".
    Infine si è reso necessario un lavoro di ridistribuzione delle parti in tutte le sezioni dell'elaborazione (legni e archi), finalizzato a non far sentire la mancanza degli strumenti e delle sezioni escluse (oboe, corni, trombe, trombone e violini II). (ANSA).
   

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