Campania

Presidente Corte Appello, impossibile rispettare termini riforma

Presidente de Carolis a inaugurazione anno giudiziario

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 22 GEN - Sono 57 mila 293 i processi penali pendenti dinanzi alle sezioni penali della Corte d' Appello del Distretto di Napoli.
    Il dato è stato fornito dal presidente Giuseppe de Carolis di Prossedi, che ha inaugurato stamattina, con una cerimonia on-line, l' anno giudiziario- Più di 10 mila sono stati nel 2021 i processi definiti, ma nel frattempo se ne sono aggiunti più di 12 mila.
    Nella sua relazione - già anticipata nei giorni scorsi in una conferenza stampa -, .il presidente della Corte d' Appello ha segnalato che la prescrizione falcidiato quest'anno il 32% dei processi in appello.
    La carenza di organico negli ufficio della Corte d' Appello e del Tribunale di Napoli Nord - ha aggiunto de Carolis di Prossedi - "rende impossibile riuscire a rispettare il termine introdotto dalla legge di riforma del processo penale, di due o tre anni decorrenti dal novantesimo giorno dalla scadenza dei termini di deposito della sentenza di primo grado£ Oltrettutto - ha proseguito il presidente della Corte d' Appello - "i tribunali del distretto trasmettono alla Corte di appello gli atti relativi a processi con imputati liberi dopo diversi mesi dalla scadenza dei termini di impugnazione e spesso con ritardi anche maggiori, per cui molti processi potrebbero addirittura diventare improcedibili prima ancora del pervenimento degli atti in Corte di appello" "Le piante organiche del personale amministrativo sono rimaste invariate, nei sei anni del mio incarico - ha concluso de Carolis di Prossedi -il magistrato . quelle dei magistrati sono state aumentate in modo assolutamente insufficiente e squilibrato e i posti del settore penale della Corte di Appello continuano a rimanere vacanti. In particolare, le modalità di intervento sulle piante organiche dei magistrati, prima stabili poi anche flessibili. La situazione che in tal modo si è reiterata cristallizza una disparità che non consente di conseguire la necessaria inversione di tendenza che potrebbe garantire in tempi brevi il perseguimento degli obiettivi del PNRR. (ANSA).
   

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