Campania

Export illegale rifiuti,intesa Tunisia-Campania su rimpatrio

Regione si farà carico trasferimento container stoccati a Sousse

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 08 GEN - L'Ambasciata di Tunisia in Italia e la Regione Campania hanno raggiunto un'intesa per il rimpatrio imminente dei rifiuti di provenienza italiana, attualmente stoccati presso il porto tunisino di Sousse.
    L'accordo, si legge in una nota dell'ambasciata, è stato raggiunto nel corso di un incontro avvenuto in questi giorni a Napoli tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e l'Ambasciatore di Tunisia in Italia, Moez Sinaoui, e prevede l'impegno della Regione a farsi carico del trasferimento, a breve, in Campania dei container di rifiuti stoccati nel porto di Sousse da circa un anno e mezzo. Al termine dell'incontro, l'Ambasciatore Sinaoui ha ringraziato il presidente De Luca "per la collaborazione e per la volontà dimostrata nel chiudere definitivamente il dossier nel più breve tempo possibile, e ciò nello spirito di amicizia e di cooperazione che contraddistingue le relazioni tra i rispettivi Paesi". Il presidente della Regione Campania ha ribadito "l'impegno della Regione a far rientrare in Italia i rifiuti, a conferma dei profondi legami esistenti tra la Tunisia e l'Italia e, in particolare, con la Regione Campania".
    "Il caso, che oltre che giudiziario è diventato una questione politica e di opinione pubblica in Tunisia, vede coinvolte l'azienda campana Sviluppo Risorse Ambientali (SRA) e la società privata tunisina Soreplast e ha portato - tra maggio e luglio 2020 - all'esportazione illegale verso la Tunisia di 282 container contenenti 7.900 tonnellate di rifiuti urbani indifferenziati raccolti in Italia, in violazione della normativa internazionale - ricorda l'ambasciata di Tunisia in Italia - Di questi, 212 sono stoccati al porto di Sousse, mentre altri 70 erano stati depositati nell'impianto della Soreplast di Moureddine (Sousse), andato a fuoco il 29 dicembre scorso, mandando in fumo circa 1.900 tonnellate di rifiuti. Sul piano giudiziario sono in corso due indagini, della magistratura tunisina e di quella italiana, per accertare le responsabilità nella falsificazione dei documenti su cui sono state rilasciate le relative autorizzazioni transfrontaliere. (ANSA).
   

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