Campania

Roberto Andò a Capri, Hollywood, 'sosteniamo le sale'

Gli 'Oscar' Haggis e August tra gli ospiti, le dirette on line

Redazione Ansa

(ANSA) - CAPRI, 29 DIC - ''E' importante in questo momento sostenere gli esercenti , l'idea culturale di un cinema che va visto anche in sala non solo sulle piattaforme. E' un rito fondamentale che bisogna mantenere, per quello che ha significato per il cinema d'arte''. E' l'appello di Roberto Andò, presidente della 26esima edizione di Capri,Hollywood, festival che anche nei giorni di San Silvestro e Capodanno invita il pubblico 'in sicurezza' con una fitta programmazione sull'isola azzurra e a Sorrento e chiusura a Napoli il 3 gennaio al San Carlo. Dai premi Oscar Paul Haggis e Bille August agli italiani Sergio Rubini a Alessandro Pondi, da Angela e Marianna Fontana a Madalina Ghenea e Daniel McVicar la presenza dei protagonisti del festival internazionale nella 'piazzetta' o a passeggio nella Certosa viene rilanciata e amplificata dai social ufficiali mentre per i film c'è Mymovies.
    'Per fortuna in questo periodo drammatico si lavora moltissimo, le piattaforme hanno bisogno di contenuti - nota Andò intervistato dal produttore del festival Pascal Vicedomini - diciamo che c' è una alleanza dell'arte con i vaccini, i protocolli e i tamponi, perchè il cinema è arte collettiva''.
    Domani due le anteprime di rilievo: al Paradiso di Anacapri, 'Silent Night' di Camille Griffin con Keira Knightley, prodotto da Maven di Trudie Styler e 'C'Mon C'Mon' di Mike Mills con Joaquin Phoenix (uscita a marzo con Notorious) all'Internazionale di Capri. A Sorrento Andò accompagna il suo 'Il Bambino Nascosto'. ''Napoli è serbatoio di storie non banali e talenti, è diventata anche centro produzione dove nasce un cinema di animazione raffinato, non è solo il luogo dell'immaginario ma anche un luogo dove rinnovare l'immaginario'' riflette il direttore del Teatro di Napoli - Nazionale. E sul centenario di Francesco Rosi che il festival aprirà al San Carlo: ''E' stato un amico, un maestro, ho cominciato con lui, a 19 anni da assistente in 'Cristo si è fermato ad Eboli', da allora non ci siano mai più lasciati, Carolina è come mia sorella. Ha influenzato il cinema mondiale, Stone come Scorsese: 'Salvatore Giuliano' è ancora oggi tra i suoi 10 film preferiti. Ha reinventato il 'cinema della realtà' . (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it