Campania

Incontro su "Formazione musicale a Napoli tra '600 e '800"

Da domani organizzato da Pietà de' Turchini e Conservatorio

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 24 NOV - Un convegno internazionale di studi su "La formazione musicale nel Meridione d'Italia tra viceregno e regno (sec. XVII-XIX)" è in programma a Napoli da domani, giovedì 25 novembre, fino a sabato 27. Organizzato dalla Fondazione Pietà de' Turchini con il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, il sostegno del MIC - Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali e il patrocinio dalle Università di Milano (Cattolica), Napoli (Federico II) e Teramo, accoglierà gli studiosi del settore nella Chiesa di Santa Caterina da Siena e nella Sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella.
    Un'ampia programmazione, progettata da Paola Besutti, Rosa Cafiero, Federica Castaldo, Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione, dedicata all'approfondimento dei molteplici aspetti collegati ad un fenomeno, storico, artistico ed antropologico e ad una prassi che ha connotato per secoli la vita e lo sviluppo culturale di gran parte dei territori del Meridione d'Italia e non solo, come rilevano i promotori. Ventiquattro le relazioni previste dal programma che accoglierà, tra i tanti, gli interventi di Luca Aversano, Guido Olivieri, Anna Tedesco, Maria Rosa De Luca. Ad essi si aggiungono quelli dedicati ai risultati di una ricerca sulla realtà napoletana e al ruolo storico dei suoi conservatori.
    "Il convegno - sottolinea il musicologo Paologiovanni Maione - approfondisce il tema della formazione degli artisti dediti alla musica nel Meridione d'Italia tra il 600 e l'800 attraverso l'analisi dedicata ai principali protagonisti di questo fenomeno culturale - cantanti, strumentisti, compositori - e ancor più ai luoghi, tra istituti regolari, "botteghe" e famiglie d'arte, in cui la loro arte si affinò raggiungendo, in molteplici casi, vette ineguagliabili".
    In questo contesto si inserisce, venerdì 26 (ore 20.30, Chiesa di Santa Caterina da Siena), l'esecuzione della "Missa Carolus Sextus Romanorum Imperator et Hispaniarum Rex" di Angelo Ragazzi in prima esecuzione moderna, affidata all'ensemble vocale Incanto di Partenope con la direzione di Davide Troìa e Manuela Albano al violoncello, Pierfrancesco Borrelli all'organo. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it