Campania

Spari su ragazzi durante rissa, dopo 2 anni scattano misure

'Forza intimidatrice', contestato anche il metodo mafioso

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 18 NOV - Era il 5 ottobre 2019 quando, davanti ai locali della movida, due fazioni di giovani di Ercolano, i 'San Giovannesi' e i 'Barresi' si scontrarono in una violenta rissa nel corso della quale furono esplosi anche colpi d'arma da fuoco. Oggi il Gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli ha emesso a carico di due diciottenni e di un diciassettenne una misura cautelare in un istituto di pena minorile perché ritenuti gravemente indiziati di tentato omicidio e lesioni gravi. I reati sono aggravati dal metodo mafioso dal momento che, nei loro confronti, è stata evidenziata una condotta allarmante che evoca la forza intimidatrice tipica dell'agire mafioso.
    Il provvedimento restrittivo, eseguito dalla Polizia di Stato, su delega della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, scaturisce da un'attività di indagine che ha consentito di accertare l'esistenza di due gruppi contrapposti e violenti di giovani nell'area orientale di Napoli. I fatti sono accaduti la sera del 5 ottobre 2019 a San Giorgio a Cremano (Napoli) all'esterno di un locale in via Manzoni nella quale erano presenti numerosi giovani. Lì si scontrarono giovani appartenenti alle due fazioni contrapposte: il gruppo dei 'San Giovannesi', che inizialmente era riuscito ad avere la meglio su quello dei 'Barresi' ma che in un secondo momento fu di nuovo affrontato dai rivali. I 'Barresi' infatti tornarono, a bordo di scooter, sul luogo della rissa armati almeno di una pistola ed esplosero diversi colpi d'arma da fuoco sulla folla di ragazzi presenti in strada e in direzione di una vittima che cercò di rifugiarsi dietro alcune auto parcheggiate nell'area. (ANSA).
   

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