(ANSA) - NAPOLI, 19 GIU - "È montata - sulle dimissioni del
dottor Scurati - una polemica politica, a cui il suo post
odierno rischia di fare da sponda, su una vicenda rispetto alla
quale la politica non c'entra nulla. Sarebbe opportuno che prima
di trasformare in martiri della libertà persone che non lo sono,
ci si informasse sui fatti". E' l'incipit della lettera aperta
inviata dalla Fondazione Ravello in risposta al segretario del
Pd, Enrico Letta, che stamattina ha invitato Roberto Saviano e
il dimissionario Antonio Scurati, da poche settimane alla guida
della Fondazione Ravello, alla festa del Pd dopo che lo
scrittore ha accusato il presidente della Campania De Luca di
aver posto il veto alla sua presenza. Nella lettera, firmata dal
consigliere anziano della Fondazione Paolo Imperato, si
sottolinea come la Fondazione Ravello - in queste ore al centro
delle polemiche - sia composta "da persone libere e autonome non
meno dei signori Scurati e Saviano".
"La ragione del Festival di Ravello - si spiega nel merito -
è la realizzazione di eventi musicali di grande livello e la
programmazione del Festival 2021, approvata dagli organi
competenti, ha previsto qualificati concerti di livello
internazionale, come da programma che si allega per opportuna
conoscenza. Potrà venire quando vuole ad assistere agli
spettacoli programmati dal direttore artistico Alessio Vlad,
oltre che alla celebrazione del centenario della morte di Enrico
Caruso, simbolo eterno della musica nel mondo. Altri eventi - si
conclude la nota - che esulano dalla musica, peraltro mai
proposti agli organi statutari, ma frutto di estemporanee e
solitarie iniziative, sono sicuramente coerenti con la Festa
dell'Amicizia, ma estranei ad un Festival, di rilievo
internazionale, della musica, che non ha colori politici".
(ANSA).
Ravello: Fondazione a Letta, qui si fa musica non altro
Lettera aperta al segretario Pd, ci si informi sui fatti