(ANSA) - NAPOLI, 18 GIU - La notte dello scorso 5 aprile, tra
Pasqua e Pasquetta, aggredirono gli agenti della Polizia di
Stato intervenuti in un appartamento di corso Umberto, a Napoli,
dove era in corso un "rave party" con circa cento persone. Sono
stati individuati, dagli investigatori, autori del folle gesto:
si tratta di quattro giovani ai quali oggi i poliziotti del
commissariato Vicaria Mercato hanno notificato quattro misure
cautelari: due agli arresti domiciliari e due obblighi di firma
alla polizia giudiziaria.
In quel periodo la Campania si trovava in piena "zona rossa" e
la festa, che peraltro, si stava svolgendo durante il
"coprifuoco", rappresentava una grave violazione della norme
anti covid. I due agenti, addirittura spinti giù per le scale,
riportarono lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.
A tre dei ragazzi la Procura di Napoli e la Polizia di Stato
contesta il reato di resistenza a pubblico ufficiale (aggravato
dalla circostanza che ad agire contro le forze dell'ordine
furono più di 10 persone). Al quarto giovane viene contestato
anche il reato di lesioni personali, aggravate, ai danni dei due
agenti. Uno dei ragazzi, è stato rintracciato dai poliziotti di
Vicaria Mercato a Cattolica, in provincia di Rimini.
I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip del
Tribunale di Napoli su richiesta della V sezione (Tutela
Ambiente e Territorio) della Procura partenopea (coordinata dal
procuratore aggiunto Sergio Amato).
Durante l'intervento gli agenti vennero addirittura minacciati:
i ragazzi, infatti, istigarono i presenti (una quarantina quelli
rimasti in casa dopo il fuggi-fuggi innescato dal blitz delle
forze dell'ordine) a reagire contro i poliziotti per guadagnarsi
la fuga. Fu proprio in quel frangente che gli agenti ebbero la
peggio. (ANSA).
Polizia aggredita durante "rave party" a Pasqua, presi 4 giovani
A Napoli incitarono presenti ad aggredire agenti: due feriti