(ANSA) - NAPOLI, 18 MAG - I servizi segreti si sarebbero
messi in contatto con la camorra per chiedere ai boss di Napoli
di "tenere il territorio del centro sotto controllo", gestendo
tutte le loro attività illecite "senza fare morti e feriti...".
Ad affermarlo è il collaboratore di giustizia Maurizio
Ferraiuolo, ex sodale della famiglia malavitosa Stolder, nipote
dell'ex boss Raffaele Stolder. Il "pentito" ha reso le
dichiarazioni davanti a un sostituto procuratore napoletano nel
corso di un interrogatorio in carcere il 12 luglio 2013.
I fatti riferiti risalgono al 2007 e il periodo in questione
è immediatamente successivo alla scarcerazione dell'ex boss.
(ANSA).
Camorra: pentito, Servizi chiesero un accordo ai boss di Napoli
"Fate affari ma non morti e feriti"