Campania

Vaccini: 'obiettore coscienza' per non scavalcare gli altri

Napoli, 62enne prenotato e subito convocato: 'No, prima fragili'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 10 APR - 'Obiezione di coscienza' per "non passare davanti agli altri", ed essere vaccinato "un minuto dopo le persone che mi precedono per classe di età e per condizioni di fragilità". Nicola Campanile, 62 anni (quindi da oggi in Campania appartenente alla fascia di età che può avere accesso alla piattaforma vaccinale), scrive al governatore Vincenzo De Luca e al dg della Asl NA3 Sud, Gennaro Sosto, per dire che non vuole fare il 'furbetto' a danno degli altri. "Sì, perchè mi sono iscritto oggi - spiega al'ANSA Campanile che a novembre ha avuto il Covid - e incredibilmente sono stato già convocato per giovedì prossimo. Un tempismo inaspettato ma che mi mette di fronte ad una scelta, in un bivio etico: scavalcare la fila con l'avallo delle istituzioni o dire pubblicamente che così non va. Scelgo la seconda strada. Così non va, non va proprio".
    Funzionario pubblico e presidente della rete politica "PER le Persone e la Comunità, impegnato dai tempi dell'Università nell'associazionismo cattolico, Nicola Campanile scrive: "Stamattina ho dato la mia adesione per la vaccinazione. Con mia grande sorpresa, pochi minuti dopo mi è giunta una convocazione per le ore 12 del 15 aprile. Un segno di efficienza? Sarebbe bello dare questa lettura. Ma peccherei di ingenuità. Con il 62% di over 70 che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose, e la vaccinazione completa degli 80enni e dei "fragili" ancora non raggiunta, come è possibile che io sia stato convocato tra 5 giorni? C'è una logica, presidente De Luca? C'è una spiegazione, ing. Sosto? C'è una ratio dietro questa convocazione?".
    Campanile continua con le domande: "C'è una ratio dietro la convocazione di mia suocera il giorno successivo alla sua morte per Covid, appena la settimana scorsa? Pensate, per uno strano scherzo del destino, in quel triste giorno furono convocati sia la mia defunta suocera sia mio figlio dottorando di ricerca di 26 anni, poi "sconvocato" dopo le nuove direttive nazionali. In assenza di una vostra risposta che mi motivi in modo convincente questa repentina convocazione, vi annuncio la mia "obiezione di coscienza". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it