(ANSA) - NAPOLI, 07 APR - Quindici croci di legno in piazza a
testimoniare il calvario di altrettante categorie commerciali.
La rappresentazione è andata in scena a Napoli, ma non c'entrano
i riti pasquali. A protestare sono gli aderenti alla
Confesercenti di quindici categorie merceologiche (benzinai,
ambulanti, orafi e gioiellieri, moda, esercenti pubblici,
imprese balneari, guide turistiche e interpreti, case vacanza e
ostelli, parrucchieri ed estetiste, federazione turismo,
sindacato delle discoteche tra le altre) riunitisi in centinaia
in piazza del Plebiscito, sede della Prefettura, per chiedere la
riapertura immediata dei loro esercizi. Tra i più arrabbiati gli
ambulanti: "Non capiamo la differenza tra chi vende alimenti e
chi no - spiega uno di loro mentre gli altri scandiscono lo
slogan "lIbertà, libertà" - . Apriamo tutti da domani, senza
distinzioni, non ce la facciamo più. Oppure presentiamoci in
massa alla Mostra d'Oltremare per fare i vaccini. E se non ci
sono non è certo colpa nostra".
"Sono almeno 50 mila le attività a rischio chiusura e 150 mila
gli addetti che potrebbero perdere il posto di lavoro" - spiega
il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo - prima
di salire con una delegazione che comprende anche i responsabili
dei settori Moda, Turismo, Trasporti e Servizi dal Prefetto
Valentini.
"Le croci di oggi - spiega Schiavo ai cronisti -
rappresentano il peso che stanno portando le imprese dopo 395
giorni di chiusura a partire dal primo lockdown. Sono il
sacrificio di tanti imprenditori, molti dei quali hanno chiuso
le loro attività. Sono quindici croci che rappresentano le
sofferenze degli imprenditori, il fitto che non riescono a
pagare, l'Iva che non riescono a pagare, l'Inps, l'Inail e tante
altre tasse. Oggi Confesercenti chiede al Governo con la sua
petizione di firme di poter fare un decreto legge per gli
imprenditori. Non vogliamo essere accomunati agli altri problemi
italiani, sanità o altro, in piazza c'è un'economia oggi, oltre
trenta categorie che hanno bisogno di una risposta e la risposta
non può che essere un decreto legge a sostegno delle imprese e
degli imprenditori". (ANSA).
Covid: a Napoli Confesercenti in piazza con quindici croci
Presidente: chiediamo decreto, a rischio chiusura 50mila imprese