(ANSA) - AVELLINO, DEC 1 - Attuava proteste plateali, in
strada, in aula, negli uffici del Comune per attirare su di sé
sul dramma che stava vivendo. Violentata dal padre, a soli 13
anni, lei che ha anche problemi di disabilità. Un grido d'aiuto,
il suo, che è stato raccolto è che ha fatto scattare l'arresto
del padre con l'accusa di violenza sessuale aggravata.
"Una vicenda sconvolgente che colpisce la comunità, ma grazie al
lavoro comune tra varie istituzioni è stato possibile impedire
che continuasse e ha consentito di mettere in sicurezza una
bambina", dice il sindaco del borgo in provincia di Avellino
dove è avvenuta la vicenda. Il primo cittadino è stato tra i
primi, lo scorso anno, ad attivarsi sul caso della ragazzina che
oggi ha meno di 14 anni che sarebbe stata violentata dal padre,
come riporta l'edizione provinciale del quotidiano Il Mattino.
L'uomo, 56 anni, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa
di violenza sessuale aggravata.
Su segnalazione dell'insegnante, la scorsa estate il sindaco
fece intervenire i servizi sociali che dopo gli accertamenti
decisero di sottrarre la bambina ai genitori e affidarla ai
servizi sociali. Per questa ragione il padre e il nonno della
bambina lo affrontarono in strada armati di zappa minacciandolo
di morte.
Le indagini presero il via dopo una serie di episodi segnalati
dall'insegnante. La bambina, che ha problemi di disabilità, per
richiamare l'attenzione e chiedere aiuto protestava in classe e
per strada e fece lo stesso in un'altra occasione all'interno
della sede comunale. Psicologi ed esperti dell'Arma dei
carabinieri, insieme al magistrato, attraverso le dichiarazioni
della bambina hanno ricostruito la vicenda che si consumava tra
le mura domestiche di una casa popolare nella quale la bambina
viveva insieme ai fratelli, genitori e nonni. (ANSA).
Abusi da padre, proteste in strada per far capire il dramma
Ragazzina di 13 anni aiutata da comunità, papà arrestato