Campania

Sviluppo: 'Napoli va in porto' con progettazione condivisa

Lunedì Forum Cnr-Iriss/Rete per rigenerazione e valorizzazione

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 25 SET - Attivare un confronto tra le istituzioni, il 'cluster' marittimo e la comunità urbana per lo sviluppo di Napoli città-porto fondato sulla cultura e la ricerca. E' questo l'obiettivo dell'incontro in programma lunedì prossimo, 28 settembre, alle 9, nella sede dell'Acen, promosso dal Cnr-Iriss con 'Rete' (Association for the Collaboration between Ports and Cities), evento inaugurale della Naples Shipping Week, la settimana dedicata alla cultura e all'economia del mare.
    "Il Porto Storico di Napoli, dal Molo San Vincenzo alla Calata Porta di Massa, è un palinsesto della storia e della cultura marittima della città, rappresentazione della memoria collettiva e, allo stesso tempo, infrastruttura strategica, pienamente attiva nelle sue funzioni portuali per il trasporto marittimo dei passeggeri, per le crociere, per la Marina Militare" sottolinea una nota, e "su questo tema il Cnr è in prima linea con l'Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo di Napoli, diretto da Massimo Clemente". "La città va in porto: cultura ricerca sviluppo. Visioni per una progettazione condivisa" è il tema del forum.
    "Straordinarie architetture e infrastrutture storiche - rilevano i promotori delle assise - costituiscono un unicum di assoluto rilievo che, da anni, è in attesa di valorizzazione nel quadro di una rigenerazione complessiva. Agli interventi in atto, come la realizzazione del nuovo terminal del Beverello, il restauro della Immacolatella o l'accesso della Metropolitana al porto, potrebbero aggiungersi altri progetti e iniziative per dar vita ad un polo della cultura, della ricerca e dell'alta formazione". Il convegno che si aprirà con gli interventi del presidente dell'ACEN e Federcostruzioni Federica Brancaccio, del presidente del Propeller Club e Naples Shipping Week Umberto Masucci e del direttore Cnr Iriss e direttore Scientifico di 'Rete' Massimo Clemente. (ANSA).
   

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