Campania

Musica: Icarus a Napoli in omaggio a Daniele e Morricone

Evento conclusivo del Festival internazionale della chitarra

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 19 SET - "Icarus" in omaggio a Pino Daniele ed Ennio Morricone è il concerto del chitarrista e compositore Mauro Di Domenico che chiude a Napoli, domenica 20 settembre (ore 18 nella Chiesa di San Rocco a Chiaia) la seconda edizione di "A corde spiegate", Festival Internazionale di chitarra, prodotto dalla Fondazione Pietà de' Turchini diretta da Federica Castaldo.
    "Ennio Morricone - sottolinea Mauro Di Domenico - è stato un riferimento costante per me, una guida, un Maestro, un grande amico. A lui ho dedicato nel 2010 il disco "Di Domenico Plays Morricone" e lo stesso è accaduto con Pino Daniele a cui ho dedicato il disco "EsSenza" uscito nel 2018". Il concerto che Di Domenico porta in scena con i Solisti di Cinecittà e con Roberto Giangrande al basso ed Enrico Del Gaudio alla batteria, si apre proprio con l'omaggio a Pino Daniele di cui si eseguono brani indimenticabili come "Terra mia", "Anna verrà", "Invece no", "Chi tene 'o mare", "Quando", "I say i' sto ccà". Più consistente e ricca la seconda parte della serata dedicata esclusivamente a Ennio Morricone. Dalla produzione del grande Maestro, scomparso lo scorso 6 luglio a Roma, è in programma un medley che unisce brani dalle colonne sonore della cosiddetta Trilogia del dollaro e da C'era una volta il west (1968) e Giù la testa (1971) tutti film diretti da Sergio Leone. A seguire il tema principale di Nuovo Cinema Paradiso (film del 1988 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore) e brani scelti dalle O.St. di Mission (1986, diretto da Roland Joffé) di cui si esegue il capolavoro "Gabriel's Oboe" e da Once Upon a Time In America, film del 1984 diretto ancora da Sergio Leone, di cui si eseguono "Poverty" e "Deborah's Theme". Non mancheranno alcuni successi degli anni Sessanta e il brano "Se telefonando" scritto per Mina che precederà l'esecuzione del brano "Non telefonarmi" donato da Ennio Morricone a Mauro Di Domenico. (ANSA).
   

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