(ANSA) - ROMA, 17 SET - È il 1996 quando Riyadh, ventiduenne
studente turco, viene arrestato dai servizi segreti siriani.
Accusato di spionaggio, viene torturato e rinchiuso in carcere
per 21 anni. Partendo dalla sua storia e da quelle, altrettanto
drammatiche, di testimoni e sopravvissuti alla repressione del
regime, Ramzi Choukair, regista siriano oggi rifiugiato in
Francia, porta in scena in prima assoluta il 22 e 23/9 al
Bellini di Napoli per la sezione internazionale del Napoli
Teatro Festival Italia il suo "Y-Saidnaya", seconda parte di una
trilogia dedicata al contesto politico di una terra bellissima e
così martoriata (il 23 sarà anche gratuitamente in streaming su
live.napoliteatrofestival.it, Radio Crc e sulla piattaforma
Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania).
Coprodotto da Fondazione Campania dei Festival-Napoli Teatro
Festival Italia, Bonlieu-Scene Nationale Annecy, La
Villette-Parigi, Espace Malraux-Scene Nationale Chambery,
Theatre D'Arles e con il sostegno dell'Institut Francais e
Fondazione Nuovi Mecenati, lo spettacolo (in arabo con
sovratitoli in italiano) prende il titolo dalla prigione a nord
di Damasco, nella cui sezione per i dissidenti politici, secondo
un rapporto Amnesty International del 2017, sarebbero state
uccise non meno di 13 mila persone, ripetutamente torturate e
private di cibo, acqua, medicine e assistenza medica. In quel
luogo dell'orrore Riyhad sopravvive per due decenni e promette a
sé stesso che, se verrà fuori dall'incubo, testimonierà. Lo fa
oggi in teatro, denunciando barbarie e meccanismi di un regime
che, racconta, attraverso la collusione tra potere, religione e
corruzione controlla con pregiudizio e punisce con crudeltà,
mettendo i siriani gli uni contro gli altri. L'evento fa parte
anche de La Francia in scena, stagione artistica dell'ambasciata
di Francia in Italia. (ANSA).
Con Choukair, il dramma siriano al Napoli Teatro Festival Italia
Il 22-23/9, Y-Saidnaya ispirato a storie repressione del regime