(ANSA) - CASERTA, 7 MAR - Si sono già rivolti al premier
Conte in un'occasione, ma poi l'emergenza Coronavirus ha
oscurato ogni altra vicenda. A due settimane dalla scadenza
decisiva, i lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise
(Caserta), impegnati da mesi in una complessa vertenza con
l'azienda che potrebbe portare al licenziamento di 272 addetti
su 630, tornano a farsi sentire dal Governo con un'accorata
lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri
Giuseppe Conte, e ai ministri Stefano Patuanelli (Sviluppo
Economico) e Nunzia Catalfo (Lavoro e Politiche Sociali), che
contiene un'esplicita "richiesta di aiuto" e quasi una preghiera
di "continuare a lavorare".
"A giugno scorso - dicono i lavoratori - la multinazionale
americana ha aperto una procedura di mobilità. Grazie alle
iniziative intraprese nei mesi scorsi, si è ottenuta una proroga
della cassa integrazione che scade il prossimo 23 marzo, data in
cui l'azienda ha già ribadito la volontà di procedere con 275
licenziamenti".
'Preghiera' operai Jabil,fateci lavorare
Il 23 marzo scade cig, poi azienda procederà con licenziamenti