Campania

Ancelotti: "L'addio al Napoli soluzione positiva"

'La Lazio è capace di tutto. La Var? Non convinto del Challenge'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 FEB - "Non avevo bisogno di essere rigenerato, anche a Napoli stavo bene: come spesso avviene nel calcio si viene giudicati per i risultati, che non erano all'altezza del valore della squadra. Interrompere il rapporto è stata una scelta giusta sia da parte mia che da parte della società: vado meglio io e va meglio il Napoli. E' stata un'esperienza positiva in una città che vale la pena di vivere".
    Lo ha detto Carlo Ancelotti, attuale allenatore dell'Everton ed ex tecnico del Napoli, intervenendo a Radio Anch'io lo sport, in onda su RadioRai.
    "Perché la Premier è diventata meno equilibrata della Serie A? Merito del Liverpool: raro che una squadra vinca quasi tutte le partite. Il campionato italiano è più emozionante, si lotta su tutti i fronti - aggiunge -. L'Inter ha investito molto, la Lazio porta avanti un discorso e la Juve ha cambiato allenatore.
    Eriksen? E' un ottimo giocatore, nell'ultimo periodo aveva problemi di contratto in Inghilterra, ma penso che diventerà titolare nell'Inter: ha bisogno di adattarsi".
    "Sarri? Penso stia facendo il proprio lavoro, vedremo come andrà la Champions - spiega -: di più è difficile chiedergli, visto che è in corsa su tutti i fronti. La Lazio? Quella del 2000 che soffiò lo scudetto alla 'mia' Juve era molto forte, questa è una squadra in grado di dare fastidio. Tutto è possibile per la Lazio in questa stagione. CR7 è un fenomeno, se poi lo fa per record personale o meno non lo so, però so che per un allenatore è fondamentale. Quando lo hai in squadra parti da 1-0".
    "La Var? E' uno strumento importante, che ha risolto molti problemi e altri ne ha creati, come nel fuorigioco. In Inghilterra fanno una cosa sbagliata: decide la Var. Secondo me, invece, deve decidere l'arbitro. Il Challenge? E' complicato, bisogna stare attenti all'utilizzo, non ne sono convinto, magari si potrebbe dare lavoro agli ex arbitri". (ANSA).
   

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