Campania

'Il re ride' di Luisa Guarro apre la stagione del Wolfgang Borchert Theatre di Munster

Successo internazionale per l'opera della regista

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 18 SET - Il re ride, di Luisa Guarro, diventa Der König Lacht e apre la stagione del Wolfgang Borchert Theatre, di Münster. Stagione ricca di appuntamenti internazionali, a sottolineare l'orientamento del Teatro e del suo direttore Meinhard Zanger, contro l'avanzata delle destre e dei sovranismi nazionali, in Europa. Meinhard Zanger è anche uno degli interpreti dell'edizione tedesca dello spettacolo, al suo fianco Florian Bender e Johannes Langer. "Attori straordinari!" assicura Luisa Guarro, autrice e regista dello spettacolo, ospite nell'accogliente città della Renania Settentrionale. Con lei in Germania, Paco Summonte, vincitore del premio per il miglior disegno luci, al festival internazionale di Ryazan (Russia) 2017, proprio per Il RE RIDE. "La dedizione e l'assoluta disponibilità degli attori, hanno reso possibile uno scambio che poteva rivelarsi non facile, dato l'uso nella recitazione di una lingua a me sconosciuta. Lavorando con attori stranieri ho appurato, da regista, l’universalità dell’espressione delle intenzioni, che sottendono le parole e le azioni in scena” . L'autrice e regista napoletana racconta di una calorosa e professionale accoglienza, di un'attenzione all'estetica, ma soprattutto ai contenuti dello spettacolo, ampiamente discussi in un interessante appuntamento con il pubblico, coordinato dalla drammaturga e regista Tanja Weidner. Un appuntamento che precede le première e che i colleghi tedeschi chiamano degustazione. Lo spettacolo è una rivisitazione della favola dell’uccello Grifone, una riflessione filosofica sul potere, in forma di nera clownerie. “L'antica favola raccontava di un fratricidio, di un fratello buono e di uno cattivo, di una verità assoluta che condanna l'assassino e di una giustizia che in tal modo si compie, con un fratello morto e uno in esilio. La mia favola parla, invece, di due fratelli mandati a competere, di un sistema di potere responsabile del bene e del male che genera nei suoi figli e di una verità relativa, che non riconosce agli uomini la capacità di fratellanza, punta sulla competizione, infligge punizioni e promette trofei. “liberarci delle verità violente, imposte e implicite nel racconto, parte della nostra tradizione, è stato il mio intento.” Quella dell’uccello Grifone è un’antica leggenda, di cui non è possibile stabilire con certezza le origini. “Me la raccontava mia nonna quando ero bambina, in essa è presente un triste canto Napoletano. Sentire quel canto, in una lingua straniera, in un paese lontano, crea uno strano corto circuito emotivo, tutti i fili della mia vita si incontrano e impazziscono nel mio stomaco.” ".
   

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