Campania

Imprenditore ucciso: procuratore, qui assenze che addolorano

Melillo, oggi clan dei Casalesi è una costellazione di imprese

Il procuratore di Napoli Giovanni Melillo

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 16 MAG - "Questa volta bisogna parlare anche degli assenti perché colpisce, sorprende, addolora l'assenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria, degli imprenditori, commercianti, persino del mondo sindacale". Non nasconde il suo disappunto, il procuratore di Napoli Giuseppe Melillo, parlando alla commemorazione dell'undicesimo anniversario dell'uccisione dell'imprenditore Domenico Noviello, assassinato dal clan dei Casalesi per avere denunciato e fatto condannare i suoi estorsori. "Queste assenze hanno un valore simbolico, che non va sottovalutato - ha detto Melillo - io credo che queste assenze hanno un valore simbolico che va invece sottolineato perché è una parte non secondaria delle questioni che abbiamo di fronte.
    É stato ricordato che l'attività di contrasto del crimine organizzato in questa terra è intensa, lunga e difficile. I capi delle organizzazioni mafiose e camorristiche sono quasi tutti in galera, non ci sono latitanti, molti processi sono stati fatti, molte indagini sono in corso ma tutto ciò non basta perché all'azione repressiva deve seguire un'azione fatta di tutt'altro che tuttora manca". Il riferimento del procuratore di Napoli è a un'azione "fatta di politiche sociali, di risanamento urbanistico, di presidio quotidiano della legalità in zone dove persino la toponomastica va scomparendo. Vi sono zone in questi territorio dove i carabinieri si addentrano con cartine artigianali. Queste cose vanno dette perché definiscono la misura delle sfide che ci troviamo di fronte, sfide ancora delicate, complesse". Melillo ha ricordato che sebbene la componente militare di queste organizzazioni criminali sia largamente sotto controllo, invece non lo è "la rete affaristica, la rete di interessi economici che continua a ruotare intorno a quelle organizzazioni. Oggi il clan dei Casalesi è una costellazione di imprese, gli imprenditori rivestono posizioni diverse nell'organizzazione dei casalesi in quello che è ancora in piedi, che non è poco. Anzi, c'è molto da fare e questo è essenzialmente il campo in cui il mio ufficio è impegnato". La Procura di Napoli, ha detto infine Mellilo, "è impegnata ad accertare le responsabilità collegate a quella che è la vera natura della camorra: il suo continuo e costante processo di trasformazione della violenza in forza economica. Arrestare la violenza è solo una parte dell'azione di contrasto". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it