(ANSA) - CASERTA, 08 OTT - Circa cinquemila posti di lavoro
persi dal 2009 ad oggi, con appena 1500 aziende "regolari" a
fronte di oltre 8000 che sfuggono a qualsiasi controllo, e che
praticano sistematicamente il "lavoro nero". E' la fotografia
del settore dell'edilizia in provincia di Caserta, scattata
dalla Fillea-Cgil, che mercoledì 10 ottobre celebrerà il suo
congresso provinciale al Teatro della Legalità di Casal di
Principe, nella cittadina che una volta era la roccaforte della
camorra casalese che gestiva in quasi totale monopolio
l'attività edile pubblica e privata nel Casertano e in molte
altre zone d'Italia. "A far rallentare il settore edile - spiega
il segretario della Fillea-Cgil di Caserta Vincenzo Maio - è
soprattutto la mancanza di opere pubbliche di rilevante
importanza; le ultime risalgono ormai a oltre 20 anni fa".
L'unica attualmente cantierizzata, il Policlinico Universitario
di Caserta, infrastruttura in corso di realizzazione da circa
160 milioni di euro, è ferma da oltre un anno.
Edilizia,persi 5mila posti nel Casertano
I dati del sindacato di categoria: solo 2000 aziende regolari