(ANSA) - NAPOLI, 4 GIU - E se le statue classiche tornassero
a colori? Almeno virtualmente oggi si può. Il Museo Archeologico
nazionale di Napoli sarà il primo in Italia realizzare un
database sulla policromia antica utilizzabile sia dagli studiosi
che dal pubblico. Le prime statue ad essere analizzate saranno
quelle della collezione Farnese, a partire dall'Atlante, ma tra
le cento opere individuate, che non si sposteranno dalla loro
collocazione, ci sono anche le pompeiane 'Venere in bikini',
con il suo celebre 'due pezzi' dorato, e Venus Marina, il
rilievo del Thiasos dionisiaco di Ercolano.
Il progetto, presentato dal direttore Paolo Giulierini, si
chiama MANN-IN-COLOURS, curatrice è l'archeologa Cristiana
Barandoni. La prima fase durerà tre anni e impiegherà nuove
tecnologie e software digitali mai usati nel nostro paese grazie
alla collaborazione scientifica con la National Taiwan Normal
University di Taipei.
MANN in Colours,statue riscoprono colori
Per 100 opere primo database policromia, tecnologie da Taiwan