(ANSA) - NAPOLI, 23 MAR - La letteratura medica
internazionale l'aveva sconsigliata a bambini con diabete
definendola addirittura "junk food", cibo spazzatura, ed allora,
per difendere l''onore' della pizza napoletana, è scesa in campo
l'Università campana "Luigi Vanvitelli" con un test effettuato
proprio in pizzeria. Ad organizzarlo il Centro regionale di
Diabetologia Pediatrica "G. Stoppoloni" dell'AOU dell'Ateneo,
diretta dal professor Maurizio Di Mauro. Al folto staff medico,
guidato dal dottor Dario Iafusco, si è affiancato il professor
Ohad Cohen dell'Università di Tel Aviv. Hanno dimostrato -
contrastando la teoria secondo la quale la pizza provoca un
aumento della glicemia non facilmente controllabile con
l'insulina - che se l'impasto ha una lunga lievitazione, come da
disciplinare nella pizza napoletana doc, la glicemia è più
stabile e molto facilmente gestibile. All'esperimento hanno
partecipato 30 bambini tutti affetti diabete di tipo 1, ben
contenti, una volta tanto, di poter addentare fumanti
margherite.
Bimbi diabetici,pizza lenta lievitazione
Ricercatori Università Vanvitelli, sbagliato definirla junk food