Campania

Protesta al Monaldi, malgrado rassicurazioni mamma non desiste

Chiusura cardiologia pediatrica al Monaldi, sos a Mattarella

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 15 MAR - Manifestazione di protesta del comitato genitori bimbi trapiantati che hanno bloccato l'uscita dell'ospedale Monaldi. I genitori manifestano contro quelle che definiscono "le bugie" della Regione Campania e della direzione del Monaldi riguardo l'assistenza fornita ai piccoli pazienti.
    Il comitato denuncia che lunedì è morto un bimbo di 13 anni ricoverato in un reparto per adulti, e rivolge un appello al capo dello Stato Sergio Mattarella.
    La protesta - spiegano i rappresentanti del comitato - nasce dalla chiusura del reparto di Cardiologia e di Terapia intensiva pediatrica. "Un reparto - dice Dafne Palmieri, presidente del comitato oggi al settimo giorno di sciopero della fame - la cui attività e' sospesa da mesi e ai nostri figli non e' garantita nemmeno l'adeguata assistenza pediatrica post intervento che deve essere fornita seguendo precisi protocolli di cura di cui non si ha alcuna notizia".
    Nel pomeriggio si è tenuto un tavolo tecnico sui trapianti nell'Azienda Ospedaliera dei Colli dal quale giungono rassicurazioni in merito alle criticità: "Accolto l'invito della Direzione regionale della Tutela della Salute e del Centro regionale trapianti di realizzare un modello assistenziale finalizzato alla risoluzione delle criticità attualmente presenti nell'ospedale Monaldi". I partecipanti al tavolo tecnico hanno condiviso, in attesa della realizzazione del nuovo reparto della Cardiochirurgia dei trapianti, il modello proposto dal direttore del dipartimento di Cardiochirurgia, Antonio Corcione, che vede interessata la Cardiochirurgia pediatrica "per le problematiche assistenziali dei pazienti sino a 10 anni di età e la Cardiochirurgia dei trapianti da 10 a 18 anni". Ai professionisti è stata delegata, in tempi brevi, "l'individuazione di specifici percorsi assistenziali per consentire la rimozione della sospensiva sui trapianti pediatrici". La Direzione Generale della Tutela della Salute della Regione Campania ha assicurato, prosegue la nota, "che l'istruttoria di competenza per l'avvio del programma trapiantologico pediatrico sarà completata in tempi brevi, non appena l'Azienda Ospedaliera dei Colli trasmetterà l'insieme della documentazione richiesta dalla vigente normativa". L'Azienda Ospedaliera dei Colli continuerà a garantire l'assistenza ai pazienti pediatrici nella fase del pre e post trapianto, nonché in emergenza-urgenza nell'arco delle 24 ore. Alla riunione hanno partecipato, in rappresentanza del comitato genitori trapiantati pediatrici, gli avvocati Carlo Spirito, responsabile dello sportello Sanità di Federconsumatori e Sergio Romano del Comitato Sanità.

''La speranza che nutriamo, che caratterizza tutta la nostra vita, non ci consente in ogni caso di smobilitare la protesta fino a quando la soluzione annunciata non sia formalizzata. Solo allora sarà possibile comprenderne efficacia e reale percorribilità. Fino ad allora sono costretta a continuare lo sciopero della fame. Ad oggi sono promesse che, speriamo, prendano forma''. Così Dafne Palmieri, presidente del comitato genitori bimbi trapiantati, oggi al settimo giorno di sciopero della fame, commenta l'esito della riunione svoltasi nel Monaldi. ''Il presidio di oggi davanti all'ospedale Monaldi è stato denso di solidarietà e affetto - aggiunge - siamo speranzosi perchè, in seguito alla nostra protesta, è stata indetta una riunione che si è svolta oggi nella Direzione generale dell'Azienda dei Colli alla quale hanno preso parte la Direzione regionale per la tutela della salute, la Direzione aziendale, il Centro regionale trapianti e tutti i tecnici coinvolti nel processo: medici esperti ed anche, in qualità di uditori, gli avvocati di Federconsumatori e Comitato Sanità Campania''. ''Pare che la riunione abbia avuto in esito la definizione di una possibile soluzione a compensazione delle criticità attualmente presenti al Monaldi'' conclude Dafne Palmieri.

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