(ANSA) - NAPOLI, 20 OTT - Non c'è pace per le tre bimbe di
Parco Verde di Caivano (Napoli) che con le loro drammatiche
confessioni hanno permesso di far arrestare e condannare il
patrigno Raimondo Caputo per l'assassino di Fortuna Loffredo, la
bimba di sei anni uccisa il 24 giugno 2014 dopo essere stata
gettata dalla terrazza di uno degli stabili del Parco. Vittime
anch'esse degli abusi di Caputo e dell'incoscienza della madre
Marianna Fabozzi, condannata a 10 anni per non aver impedito le
violenze sulle figlie, le tre bambine sono comparse nell'aula di
giustizia della Corte d'Appello di Napoli - sezione minorenni -
perché si decide sul loro stato di adottabilità, su cui peraltro
il tribunale si era espresso già positivamente in primo grado.
A questa decisione però si sono opposte la madre, la sorella
di quest'ultima, Michela, zia delle bimbe, e la nonna:
'dimenticandosi' del male prodotto alle bambine con il loro
comportamento, si sono opposte alla sentenza di adottabilità con
distinti ricorsi.
Caso Fortuna: lite su adozione bimbe
Piccole vittime di abusi, nonna e zia hanno presentato ricorso