(ANSA) - CASERTA, 21 FEB - E' finito in carcere con l'accusa
di usura ed estorsione Antonio Di Vico, 56 anni, titolare di un
mobilificio di Maddaloni (Caserta), arricchitosi nel corso degli
anni prestando a "colleghi" imprenditori e persone in difficoltà
somme esigue che poi, grazie ad elevati interessi usurai, sono
diventate cifre "mostruose": in un caso mille euro prestati nel
2006 sono diventati 182mila euro, nel 2011.
Alcune delle vittime, nel frattempo, sono anche finite sul
lastrico. Oltre all'arresto, il gip del Tribunale di Santa Maria
Capua Vetere (Caserta) ha disposto, nei suoi confronti, anche un
sequestro di beni da 180mila euro.
Due gli episodi accertati dalla Procura della Repubblica
sammaritana, guidata da Maria Antonietta Troncone, e dai
carabinieri della Compagnia di Maddaloni, per i quali sono state
determinanti le denunce delle vittime, tra cui figurano anche un
vigile urbano e due sorelle titolari di un negozio di prodotti
casalinghi di Maddaloni.
Presta mille euro e ne pretende 182mila
Due negozianti e vigile urbano tra vittime aguzzino casertano