Campania

Napoli, folla di giovani per i funerali di Genny Cesarano

Striscione sul sagrato della chiesa e sull'altare

Redazione Ansa

Affollata, soprattutto di giovani, la chiesa di San Vincenzo alla Sanità, a Napoli, per i funerali di Genny Cesarano, il ragazzo di 17 anni ucciso lo scorso 5 settembre nel rione Sanità. La cerimonia funebre è cominciata con 20 minuti di ritardo, in un'atmosfera di grande commozione. Decine di ragazzi si sono seduti a terra intorno alla bara bianca.

All'omelia padre Alex Zanotelli, che ha concelebrato con il parroco don Antonio Loffredo, ha parlato di "una città spaccata, bella e 'malamente', quella della Sanità, del rione Traiano, di Scaglia e quella del Vomero". "Quanto sangue si è versato in questi giorni - ha aggiunto - e anche le nostre mani grondano di questo sangue. Tutti, Chiesa compresa, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità".

Sul sagrato della chiesa è stato aperto un grande striscione con la scritta "Genny vive". Un altro striscione identico è stato collocato al di sopra dell'altare.
   
Antimafia lunedì e martedì a Napoli - La Commissione parlamentare Antimafia, guidata da Rosy Bindi, lunedì e martedì prossimi, 14 e 15 settembre, sarà a Napoli. Il programma della visita è stato messo a punto fino a ieri sera tardi ma prevede, tra l'altro, che la Commissione sia in Prefettura, dove è prevista lunedì una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza. Martedì la delegazione si fermerà a pranzo con i giovani del carcere minorile di Nisida e poi sarà alla Basilica della Sanità nel rione Sanità, dove oggi si tengono i funerali di Genny Cesarano, il ragazzo ucciso nei giorni scorsi. La decisione di andare a Napoli è stata accelerata proprio dopo l'allarme suscitato dall'omicidio del diciassettenne Cesarano. Bindi e i commissari dell'Antimafia, durante la trasferta, potranno quindi parlare con il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo che prima della pausa estiva, ascoltato in Antimafia, e dopo aver parlato della vicenda relativa alla cattura del boss Michele Zagaria e di molti aspetti ancora non chiari di quell'episodio, aveva lanciato un forte e accorato allarme sulla nuova criminalità giovanile in Campania e nel napoletano in particolare.

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