Campania

Castel Voltuno: rivolta immigrati, oggi i sindaci al Viminale da Alfano

Castel Volturno e Mondragone chiederanno stato emergenza

Redazione Ansa

Dopo la rivolta degli immigrati di domenica sera e le tensioni di lunedì, con le due manifestazioni contrapposte di italiani e africani, il ministro degli Interni Angelino Alfano incontrerà oggi al Viminale i sindaci di Castel Volturno e Mondragone, comuni-epicentro dei problemi legati a una convivenza sempre più difficile tra residenti ed extracomunitari. Secondo Dimitri Russo, primo cittadino di Castel Volturno, è inutile pensare come in passato all'invio dell'esercito: occorre puntare sullo sblocco di fondi per potenziare i servizi, sull'emersione dalla clandestinità degli stranieri che lavorano senza contratto, sul potenziamento delle forze dell'ordine. "Ad Alfano - prosegue il primo cittadino - chiederò di concedere il permesso di soggiorno per motivi umanitari a tutti quegli stranieri che lavorano e sono sfruttati. Ci vuole inoltre un serio programma di investimenti sui servizi sociali, sui trasporti, che migliorino la vita per tutti. E lo Stato deve permettermi di poter derogare al patto di stabilità: non posso controllare un territorio comunale così vasto con appena 15 vigili urbani; ogni giorno, a causa dei turni, sono appena sette in strada. Ho bisogno di assumerne altri". Intanto è tornata la calma a Castel Volturno dopo la due giorni di rivolte, roghi e blocchi stradali che hanno visto le due comunità di residenti e immigrati 'scontrarsi' a distanza, senza mai fortunatamente venire a contatto grazie all'opera di mediazione delle forze dell'ordine e degli operatori delle associazioni che si battono per la tutela dei migranti. Uno dei due ragazzi ivoriani feriti è stato dimesso dalla clinica Pineta Grande di Castel Volturno dove era ricoverato dalla serata di domenica con un ferita d'arma da fuoco alle gambe: Youssif, 30 anni, questo il suo nome, ha raccontato di essere in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato politico dal 2005, quando ne fece richiesta dopo essere sbarcato sulle coste siciliane. Agli investigatori ha confermato l'aggressione subita da Pasquale e Cesare Cipriani, vigilanti senza alcuna licenza, che l'avrebbero scambiato per un ladro. Per il 37enne Nicolas ci vorrà invece qualche altro giorno di ospedale. I due italiani sono stati fermati per tentato omicidio e porto e detenzione d'arma da fuoco ma la pistola non è stata ancora trovata. Prosegue intanto il lavoro di identificazione da parte della polizia degli stranieri che domenica sera, in risposta al ferimento dei due immigrati, hanno scatenato la rivolta nella strada principale della località Pescopagano dando fuoco a quattro auto e ad un appartamento.

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