Calabria

Regione: Talarico, al voto a novembre

Presidente assemblea:consigliere supplente agibilità democratica

Aula consiglio regionale della Calabria

Redazione Ansa

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 18 LUG - "La prima cosa che intendo affermare è che la Calabria andrà al voto nel mese di novembre".
    Così il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, ha aperto l'incontro con i giornalisti a Palazzo Campanella, coordinato dal capo ufficio stampa Romano Pitaro, ed assistito dal capo di gabinetto Pasquale Crupi e dal nuovo segretario generale, Carlo Calabrò. "L'obiettivo di questa conferenza stampa - ha proseguito - è dipanare ogni dubbio, politico e legislativo, dopo i numerosi commenti di questi giorni sulla situazione calabrese, apparsi anche sulla stampa nazionale".
    Talarico ha enucleato "tutte le ragioni che ci hanno indotto a modificare lo Statuto e la legge elettorale. Sullo Statuto - ha annunciato - faremo valere le nostre scelte dinanzi alla Corte Costituzionale circa la necessità di garantire l'agibilità democratica dopo il taglio del numero dei consiglieri da cinquanta a trenta, che potrebbe seriamente compromettere lo stesso risultato elettorale tenuto conto che la maggioranza prescelta dai cittadini, soprattutto nel caso in cui il futuro presidente della Regione decidesse di nominare tutti e sei gli assessori solo tra i consiglieri eletti, non sarebbe in condizione di garantire il normale svolgimento delle attività degli organi istituzionali, a partire dalla Commissioni legislative. Peraltro l'istituto del consigliere supplente era stato già incluso nello Statuto durante la legislatura precedente e nessuno aveva mostrato alcuna perplessità in ordine a potenziali profili di incostituzionalità".
    Talarico, inoltre, ha reso noto che "ufficialmente solo da qualche giorno il Consiglio ha ricevuto la lettera del Governo con cui si sollevano questioni che riguardano la legge elettorale. Sulla cancellazione del voto disgiunto, non ci è stata sollevata alcuna critica; il Vicepresidente della Regione può indire le elezioni, che si terranno, lo ribadisco, il prossimo novembre; non è stata censurata la diminuzione da cinque a tre dei collegi elettorali, individuati negli ex territori delle province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Perplessità sono invece emerse in ordine allo sbarramento del 15% per le coalizioni. Su questa ultima questione, voglio ribadire che la nostra preoccupazione, tutta politica, era di evitare la frantumazione delle rappresentanze.
    Con questo spirito, sin dalla prossima conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari di lunedì prossimo, lavoreremo, anche alla luce della proposta del Pd di abbassare la soglia di sbarramento all'8%, per trovare una soluzione quanto più possibile unitaria ed eventualmente modificare l'originaria soglia del 15%. Devo aggiungere che la legge elettorale prevede anche l'innalzamento dal 55% al 60% del premio di maggioranza. Anche questo aspetto potrà essere discusso".
    Il presidente dell'Assemblea, inoltre, ha ricordato che "le Regioni non sono assimilabili ai comuni ed alle province e che i consiglieri, per legge, rimangono in carica fino alla proclamazione dei nuovi eletti. L'Ufficio di Presidenza del Consiglio continuerà ad operare fino alla nomina del nuovo organismo. Questo per ribadire come non sia vero che la Calabria è terra di nessuno, senza regole, ma è necessario che qualcuno ci dia la possibilità di spiegarlo e non solo ai calabresi". Sui contenuti dell'ispezione del Ministero dell'Economia sui criteri di gestione della Regione, infine, il presidente del Consiglio regionale ha assicurato che "gli uffici del Consiglio stanno lavorando per rispondere ai quesiti e spiegare tutte le incongruenze che la stessa relazione contiene". (ANSA).
   

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