Calabria

Valditara,'Calabria può utilizzare al meglio la riforma 4+2'

Presentata sperimentazione istituti tecnici e professionali

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANZARO, 09 GEN - "La sfida che in questa regione è stata raccolta dimostra che la Calabria può veramente utilizzare al meglio questa importante riforma". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenuto in video collegamento all'incontro promosso dalla Regione Calabria, a Catanzaro, per presentare la sperimentazione nazionale della riforma quadriennale degli Istituti tecnici e professionali.
    All'iniziativa hanno partecipato la vice presidente della Regione Calabria Giusi Princi, la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti e il Capo dipartimento del ministero Carmela Palumbo. Presenti anche i rettori delle Università Magna Graecia Giovanni Cuda e Mediterranea Giuseppe Zimbalatti e il pro rettore dell'Unical Francesco Scarcella che hanno siglato un'intesa per l'implementazione della sperimentazione anche a livello accademico.
    "Credo che la Calabria - ha aggiunto Valditara - sia una delle regioni che hanno risposto con maggior entusiasmo e con grande concretezza. Si tratta di una riforma importante per tutta l'Italia ma, soprattutto, per il Mezzogiorno dove emerge un dato drammatico con piu' di un milione di posti di lavoro non coperti ogni anno per mancanza di qualifiche. Un dato drammatico che ritengo sia un'offesa, un insulto per tanti nostri giovani che hanno potenzialita' straordinarie e che non trovano un lavoro confacente alle loro potenzialita' o lo trovano dopo tanto tempo e non riescono invece a immettersi subito nel mondo lavorativo'.
    "C'è un profondo scollamento tra il mondo dell'istruzione e il mondo del lavoro - ha sostenuto la vice presidente Princi - e su questo intendiamo incidere. La Regione intende accompagnare la riforma istituendo percorsi formativi in grado di rispondere ai fabbisogni di ciascun settore produttivo e territorio, soprattutto perché il mondo del lavoro calabrese richiederà sempre di più competenze tecniche e specialistiche e, quindi, imporrà l'obbligo di garantire la formazione di profili occupazionali in grado di garantire ai giovani di potere essere formati e assunti". (ANSA).
   

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