(ANSA) - CROTONE, 04 MAR - Continuano ad arrivare a Crotone i
parenti delle vittime del naufragio di domenica 26 febbraio
sulla spiaggia di Steccato di Cutro. Il Palamilone, dove è stata
allestita la camera ardente, resta aperto solo per loro per
l'espletamento delle procedure di riconoscimento delle salme
ancora senza nome ma anche per dare loro la possibilità di stare
ancora accanto ai corpi senza vita dei loro figli, nipoti, zii e
cugini.
Sarà così anche per i prossimi giorni finché non verranno
avviate le procedure per il trasferimento delle salme nei paesi
di origine o nelle città europee dove vivono ora i loro
familiari. E' necessario adesso sbrigare pratiche burocratiche
complesse per le quali le associazioni del terzo settore di
Crotone stanno dando un aiuto diretto ai parenti delle vittime
giunti soprattutto dal nord Europa.
Sono ancora tanti anche i crotonesi che sotto la pioggia si
stanno recando davanti all'impianto sportivo per lasciare un
fiore o dei messaggi mentre all'interno del palazzetto dello
sport la polizia scientifica prosegue nel suo triste lavoro per
il riconoscimento delle salme. Finora è stato dato un nome a 59
deceduti. Ne sono rimasti ancora 10 da riconoscere compresa la
69 vittima ritrovata stamattina: un bambino di tre anni.
Soprattutto per gli ultimi cadaveri l'operazione è resa più
difficile dalle condizioni dei corpi in acqua ormai da alcuni
giorni. Gli agenti della scientifica di Crotone eseguono i
riconoscimenti sia con i parenti sul posto (mostrando le foto
dei corpi o di particolari identificativi su un display), ma
molto spesso confrontando direttamente le foto che arrivano via
mail dalle famiglie che si trovano nei Paesi di provenienza,
soprattutto dall'Afghanistan. In alcuni casi l'identificazione
avviene anche attraverso videochiamate.
Sulla spiaggia di Steccato intanto le ricerche dei dispersi
vanno avanti senza sosta impegnando sommozzatori di Guardia
costiera e Vigili del fuoco e decine di volontari della
Protezione civile che stanno battendo chilometri di costa.
(ANSA).
Naufragio migranti:a Crotone arrivano ancora parenti vittime
Proseguono le attività di riconoscimento delle persone decedute