Calabria

Troppi positivi in paese Calabria,banca impone stop clienti

Sindaco Acquaro:provocazione vergognosa,ritirare subito avviso

Redazione Ansa

(ANSA) - VIBO VALENTIA, 06 SET - Troppi casi positivi al Covid 19 in paese e la banca decide di impedire l'accesso a correntisti e clienti provenienti dal comune in questione.
    Accade in provincia di Vibo Valentia, nei confronti dei residenti di Acquaro, piccolo centro montano di poco più di 2600 abitanti. A loro sono riservati i contenuti di un avviso apparso all'ingresso della filiale di Dasà di un istituto bancario della zona.
    "Una provocazione vergognosa - afferma il sindaco di Acquaro, Giuseppe Barilaro - frutto di una decisione assurda che offende una comunità intera e calpesta le regole basilari della convivenza civile. Non trovo altre parole per definire lo pseudo avviso con il quale la filiale di Dasà della Banca di Credito Cooperativo del Vibonese ha deciso di precludere sine die l'accesso nei propri locali ai correntisti ed ai clienti provenienti dal comune di Acquaro, prendendo spunto dai casi positivi al Covid rilevati ed in considerazione dell'ordinanza restrittiva del sindaco".
    Per il primo cittadino che non nasconde la propria indignazione "si tratta di motivazioni ignobili quanto infondate, che calpestano il senso di responsabilità dimostrato, in questa difficile fase dell'emergenza pandemica, dai cittadini e dall'amministrazione comunale di Acquaro.
    Con assoluta celerità abbiamo provveduto ad attivare la necessaria attività di screening finalizzata all'individuazione dei casi positivi con i soggetti interessati che sono stati tempestivamente posti in stato di isolamento domiciliare. Il tutto allo scopo di garantire la salute della stragrande maggioranza dei nostri concittadini che, proprio grazie alle necessarie misure di salvaguardia sanitaria adottate, hanno potuto continuare e continuano tutt'ora a svolgere le normali attività della loro vita quotidiana e lavorativa. Appare quindi assolutamente discriminatorio l'atteggiamento dei vertici della Bcc del Vibonese e nella fattispecie della filiale di Dasà".

"Un vecchio adagio cita: 'errare humanum est perseverare autem diabolicum' e la mia educazione mi impone, davanti ad un evidente errore, di riconoscerlo e fare la giusta ammenda. In questo caso l'errore,
commesso in buona fede, è stato causato da un mix di fattori dovuti alle preoccupazioni in merito ad un 'ritorno di fiamma' locale della pandemia che ha lasciato in tutti noi tristi ricordi, alla fretta e alla concitazione tipica di un'ordinaria giornata di lavoro nonché all'interesse prioritario di salvaguardare la salute dei clienti. Ma le buone intenzioni si sono, purtroppo, tradotte in una cartellonistica infelice". Lo afferma in una nota Sebastiano Barbanti, presidente del Credito cooperativo di San Calogero e Maierato - Bcc del Vibonese, in merito all'avviso con il quale la filiale di Dasà della Banca ha deciso di precludere l'accesso ai correntisti ed ai clienti provenienti da Acquaro per i casi Covid presenti nel paese. "Naturalmente - prosegue Barbanti - non si tratta di una giustificazione, ci mancherebbe, e per questo ci assumiamo tutta la colpa dell'errore e chiediamo scusa alla comunità di Acquaro ed al Sindaco ribadendo che l'interesse della Banca è stato ed è sempre quello di anteporre la salute delle persone tutte davanti ad ogni situazione limitando, ove possibile, i disagi nel servizio. La BCC, attuando dei protocolli di sicurezza, ha sempre operato anche nel periodo di massima restrizione che l'Italia ha attraversato, consapevole del suo ruolo e della sua responsabilità a servizio del territorio. Ci auguriamo che questa situazione di criticità pandemica possa rientrare al più presto per poter così tornare a condurre una vita più normale".

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