(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 28 LUG - È pace fatta tra Marco
Cappato e Comune di Reggio Calabria. Una stretta di mano a
palazzo San Giorgio con il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe
Falcomatà ha chiuso l'incidente, o meglio l'equivoco della
mancata concessione di una piazza per ospitare la raccolta di
firme per il referendum a favore dell'eutanasia legale.
Seimila le firme finora raccolte in Calabria, 250mila a
livello nazionale. "Da un male, un bene - ha commentato Cappato
- perché è servito a far sapere alle persone della campagna
referendaria in corso, che riguarda il diritto di ciascuno di
potere scegliere fino alla fine della propria vita. Non è un
tema di scontro, che divide destra e sinistra, laici e
cattolici, ma è un tema che unisce perché è un tema di libertà".
"Siamo a metà dell'opera - ha aggiunto - ma è necessario
proseguire. Stiamo coinvolgendo i Sindaci, perché se la politica
nazionale è ostaggio della rissa, i Sindaci hanno innanzitutto
la responsabilità di rappresentare la loro comunità. Falcomatà,
assieme all'assessore Irene Calabrò, con la sua ospitalità ha
dato un bel messaggio. Dalla Calabria può arrivare un grande
contributo".
"Il tema della vita, quello dei diritti, le libertà
individuali delle persone sono messaggi importanti - ha detto
Falcomatà -. La nostra città su questi temi non ha mai arretrato
di un millimetro. Siamo stati pionieri del riconoscimento di
diritti negli anni scorsi con l'istituzione del registro delle
Unioni civili, l'approvazione del regolamento sul testamento
biologico, e ovviamente sposiamo appieno la battaglia
sull'eutanasia legale. La campagna di raccolta firme noto che
sta andando molto bene - ha sottolineato Falcomatà - È
importante che ci sia questa consapevolezza nel Paese perché
combatte il pensiero debole, quel benaltrismo che spesso
banalmente liquida queste tematiche, questi problemi come non
importanti".
Falcomatà ha poi firmato per il referendum. (ANSA).
Eutanasia: Cappato a Reggio, in Calabria già 6.000 firme
Incontro con Falcomatà che aderisce a campagna