(ANSA) - CATANZARO, 23 GIU - Dal 2004 al 2020, in Calabria su
1.192 ordinanze di demolizione emesse, solo 133 sono state
eseguite, ovvero l'11,2%. Gli immobili abusivi trascritti al
patrimonio immobiliare del Comune sono stati appena 5, lo 0,4%.
Delle restanti ordinanze non ottemperate, 1.059, solo 33 sono
state trasmesse al Prefetto. È quanto emerge dalla seconda
edizione del dossier "Abbatti l'abuso" di Legambiente sulle
mancate demolizioni edilizie nei comuni italiani.
Secondo il report, è scritto in una nota, "maglia nera anche
per la 'trasparenza' delle pubbliche amministrazioni: solo 15
sono stati i Comuni che hanno risposto al questionario di
Legambiente su 404. La provincia peggiore è stata quella di
Crotone con un risultato pari a zero, preceduta da Vibo Valentia
(2%), Reggio Calabria (2,1%), Catanzaro (3,8%)".
"Sono numeri preoccupanti - afferma Anna Parretta, presidente
Legambiente Calabria - che dimostrano ancora una volta come
l'abusivismo edilizio in Calabria sia una tra le tante piaghe di
questa regione colpita da una cementificazione selvaggia che
deturpa il nostro territorio ed in particolare le splendide
coste, luoghi tra i più colpiti dal fenomeno. Si tratta
purtroppo di numeri che non stupiscono alla luce del Rapporto
Ecomafia che Legambiente ha presentato lo scorso mese di
dicembre e che vedeva la Calabria al terzo posto nel ciclo
illegale del cemento con 1.173 reati, 1.352 persone denunciate,
9 persone arrestate e 459 sequestri avvenuti nel 2019. Non siamo
sorpresi dai dati del Dossier 'Abbatti l'abuso', ma siamo sempre
più amareggiati ed allo stesso tempo motivati a continuare le
nostre battaglie per contribuire al ripristino della legalità in
Calabria e al rispetto dell'ambiente". (ANSA).
Abusivismo: Legambiente, da 2004 eseguito 11,2% demolizioni
Dossier, Calabria maglia nera anche per 'trasparenza' P.a.