Calabria

COVID: il punto in Calabria

Diciannove in rianimazione (+6). C'è una nuova vittima

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANZARO, 02 NOV - Nuova crescita dei ricoverati in terapia intensiva in Calabria. Oggi sono 19, 6 in più rispetto a ieri. E continua la crescita anche dei positivi. Nelle ultime 24 ne sono stati individuati 254 (ieri erano 245) pur in presenza di un numero inferiore di tamponi. I soggetti testati nelle ultime 24 ore sono stati 2.440 mentre i tamponi processati sono stati 2.327. contro i 2.871 del giorno precedente. In Calabria c'è stata anche una vittima. Il totale dei decessi sale così a 118. I casi attivi sono 3.605 (+243) mentre quelli da inizio pandemia 5.564 con 277.221 soggetti testati e 280.187 tamponi effettuati. I ricoverati in malattie infettive sono 164 (+3) mentre gli isolati a domicilio 3.422 (+234). I guariti sono 1.841 (+10).
    L'incremento dei casi e l'attesa degli esiti dei tamponi fatti su alcuni alunni, ha spinto il sindaco di Soverato Ernesto Alecci a disporre la chiusura di tutte le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città da martedì 3 novembre 2020 e fino a nuove disposizioni. Analoghe iniziative, ma limitate nel tempo, sono state prese dai sindaci di Trebisacce (Cosenza), Ricadi (Vibo Valentia) e Catanzaro. A Vibo chiuso anche il Tribunale, fino a domani, per consentire la sanificazione dei locali dopo che sono risultati positivi due dipendenti.
    La paura del Covid, intanto, porta a comportamenti irrazionali e discriminatori. L'Ordine degli infermieri di Cosenza, infatti, ha denunciato "un fatto gravissimo": agli operatori sanitari è stato "negato il diritto di partecipare alla convocazione dell'assemblea di un condominio". L'Ordine ha già annunciato di essere pronto a denunciare l'episodio alla Procura della Repubblica definendo quanto accaduto "una discriminazione inaudita, razzista; un messaggio ancor più sbagliato che è quello che si vuole far credere che gli infermieri siano addirittura untori.
    Come se il virus si trasmettesse per professioni e per ambiti.
    Non è così".
    E c'è anche chi tenta di approfittare della situazione. I carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno denunciato 13 persone residenti a Varapodio perché avevano prodotto false certificazioni per ottenere gli aiuti pubblici connessi all'emergenza Covid. (ANSA).
   

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