Calabria

Traffico illecito di rifiuti e rame rubato, 5 arresti

Inchiesta Dda Catanzaro, in totale indagate 61 persone

Redazione Ansa

(ANSA) - COSENZA, 14 OTT - Un traffico illecito di rifiuti e di cavi di rame rubati è stato scoperto dai carabinieri forestali di Cosenza nell'ambito di un'indagine della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro che ha portato all'arresto, ai domiciliari, di 5 persone ed alla notifica di 28 misure di obbligo di dimora nel Comune di residenza e 28 misure di obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
    Contestualmente, i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Cosenza hanno sequestrato beni per un valore di circa 10 milioni di euro. L'inchiesta - denominata "Efesto 2" - è nata da alcuni controlli fatti dai carabinieri forestali di Cosenza nella società Fratelli De Vincenzi autodemolizione di Montalto Uffugo ed è stata condotta dal Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Cosenza.
    Dalle indagini, secondo l'accusa, è emerso come i titolari della società abbiano messo a disposizione la propria azienda, diventata il centro nevralgico del traffico di rifiuti e del rame che veniva recuperato, combusto ed occultato sotto carichi apparentemente legali, prima della vendita. La stessa società, inoltre, avrebbe acquistato e poi ceduto ingenti quantitativi di rifiuti, in parte pericolosi e conferiti illecitamente, omettendo qualsiasi tipo di trattamento, attestando falsamente la loro cessazione dalla qualifica di rifiuto predisponendo la documentazione necessaria a simulare la tracciabilità dei rifiuti e dello stesso rame.

Circa 400 carabinieri sono stati impegnati nell'operazione "Efesto 2". L'operazione è stata condotta dai militari del Gruppo carabinieri Forestale di Cosenza, coadiuvati dai carabinieri dei Comandi Provinciali di Cosenza, Catanzaro e Crotone, dei Reparti Parco e del Comando Regione Carabinieri Forestale, con il supporto del 14mo Battaglione mobile e dell'ottavo Nucleo elicotteri carabinieri di Vibo Valentia,
oltre ai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Cosenza. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia con il coordinamento del procuratore Nicola Gratteri, dell'aggiunto Vincenzo Capomolla e dei pm Domenico Assumma e Vito Valerio.

   Le persone sottoposte ai domiciliari sono Gianfranco De Vincenzi, di 53 anni, di Cosenza; Angelo De Vincenzi (58), di Cosenza; Andrea Curcio (46), di Spezzano Sila; Luigi Naccarato (43), cosentino ma residente fuori; Giovanni Latempa (54), di Casoria (Napoli). Le società coinvolte sono la F.lli De Vincenzi Angelo e De Vincenzi Gianfranco Snc. e la TRM. Srl con sede a Montalto Uffugo; Latempa Metalli con sede a Napoli; Autotrasporti D&L sas, di Coppola Luisana & c., con sede a Benevento; Cargo srl con sede a Potenza.

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