Calabria

Regionali: Pippo Callipo, il re del tonno sostenuto da Pd e centrosinistra

Già alle regionali del 2010 si candidò alla presidenza della Calabria con la sua lista "Io resto in Calabria"

Pippo Callipo

Redazione Ansa

Filippo "Pippo" Callipo, candidato alla presidenza della Regione Calabria col sostegno del Pd e del centrosinistra, è nato a Pizzo Calabro, nel vibonese, il 22 giugno 1946. Il suo nome è legato indissolubilmente a quello dell'azienda di famiglia che dirige, la Callipo Group, il cui marchio storico è la "Giacinto Callipo Conserve Alimentari SpA" che si occupa della produzione e commercializzazione di tonno e altri prodotti ittici. Con gli anni, il gruppo ha ampliato i suoi interessi alla produzione di gelato, al volley - Callipo è proprietario dell'omonima squadra di Vibo Valentia che, partita dalla C2, nel corso degli anni è arrivata alla massima divisione - e al settore alberghiero, con la proprietà di un resort a Maierato.

Dal 2001 al 2006 è stato presidente di Confindustria Calabria. E' a quegli anni che risale la sua denuncia contro la 'ndrangheta che esplicitò con una lettera al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi chiedendo anche l'invio dell'esercito in Calabria. E sempre a quel periodo risale la denuncia della "mafia con la penna", ovvero dei cosiddetti "colletti bianchi", di quei politici, amministratori o rappresentanti istituzionali che con i loro comportamenti, di fatto, impediscono lo sviluppo della Regione. In più occasione, l'azienda di Callipo è stata presa di mira dalla criminalità organizzata con più attentati intimidatori consistiti in colpi d'arma da fuoco sparati contro le sue aziende.

Nominato cavalieri del Lavoro nel 2005, Callipo non è alla prima esperienza politica. Già alle regionali del 2010 si candidò alla presidenza della Calabria con la sua lista "Io resto in Calabria" a capo di un raggruppamento di liste civiche e con il sostegno di Italia dei Valori e della lista Pannella-Bonino. In quella occasione, Callipo ottenne circa il 10% delle preferenze con circa 100 mila voti.
Adesso ci riprova presentandosi sempre con la lista da lui fondata, "Io resto in Calabria" del Pd e della lista di centrosinistra "Democratici e progressisti".

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