(ANSA) - VIBO VALENTIA, 30 MAG - Momenti di paura stamani al
tribunale di Vibo Valentia nel processo a Francesco Olivieri, il
32enne che in un raid, tra Nicotera e Limbadi, nel maggio 2018,
uccise Giuseppina Mollese, di 80 anni, Michele Valerioti (67), e
ferì 3 persone. Quando il pm Concettina Iannazzo ha chiesto la
condanna all'ergastolo - richiesta poi accolta dal gip -
l'imputato ha dato in escandescenza, minacciando il pm, il gip
Francesco Garofalo e le forze dell'ordine presenti in aula.
Quindi ha iniziato a sferrare violenti calci contro le sbarre
della cella ed ha tentato di sottrarre la pistola ad uno degli
agenti della polizia penitenziaria, che ha avuto la prontezza di
bloccarlo. Tutti i presenti sono usciti e le forze dell'ordine
sono riuscite dopo una decina di minuti a riportare la calma. Il
processo con rito abbreviato è poi ripreso ma in un'altra aula,
e si è concluso con la condanna di Olivieri. Il suo difensore
aveva chiesto il minimo della pena alla luce di una perizia che
lo indicava seminfermo di mente.
Paura in aula udienza sparatore vibonese
Imputato tenta rubare pistola agente, poi condannato a ergastolo