(ANSA) - ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 16 GEN - I carabinieri
del Comando provinciale di Reggio Calabria, insieme ai
Cacciatori di Calabria, hanno sottoposto a fermo per estorsione
aggravata dal metodo mafioso, Gregorio Cacciola, 57 anni,
ritenuto elemento di spicco dell'omonima cosca di Rosarno.
Grazie ad intercettazioni ambientali e telefoniche e riprese
video fatte dai militari del reparto operativo di Reggio e da
quelli di Rosarno, è emerso che Cacciola avrebbe fatto richieste
estorsive, sempre più consistenti, ai danni di un'azienda
agricola di Candidoni. Le minacce, condotte con metodologia
mafiosa e finalizzate al versamento della "mazzetta" nel periodo
natalizio, avrebbero anche agevolato la cosca. Le vittime, per
paura per la propria incolumità e l'integrità dei beni, non
hanno collaborato con la Dda reggina che ha disposto il fermo.
Gregorio Cacciola è lo zio paterno di Maria Concetta Cacciola,
la testimone di giustizia morta il 20 agosto 2011 per ingestione
di acido in circostanze ancora non del tutto chiarite.
Chiede mazzetta, fermato boss Cacciola
Operazione Cc. E' zio della testimone morta per ingestione acido