Calabria

Donna uccisa da marito in Calabria a culmine lite

Uomo ricercato dai carabinieri, auto trovata vicino stazione

Redazione Ansa

Sarà effettuata sabato prossimo l'autopsia sul corpo di Mary Cirillo, la trentunenne uccisa lunedì scorso dal marito Giuseppe Pilato, di 30, con un colpo di pistola. Intanto proseguono senza sosta le ricerche dell'uomo che sembrano essersi concentrate tra Monasterace e Guardavalle Marina (Catanzaro), dove è stata trovata la sua auto. I carabinieri del Gruppo di Locri e della Compagnia di Roccella Ionica hanno effettuato battute in tutta l'area anche con l'ausilio dei cani molecolari giunti da Firenze. Gli investigatori stanno anche perquisendo una serie di abitazioni, anche di persone non imparentate con Pilato, ma fino ad oggi l'uomo sembra essere svanito nel nulla.

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Sembra svanito nel nulla Giuseppe Pilato, il trentunenne che lunedì pomeriggio, al culmine di una lite, ha esploso un colpo di pistola calibro 7.65 contro la moglie Mary Cirillo, centrandola alla fronte ed uccidendola. Un delitto a cui potrebbe avere assistito il più piccolo dei quattro figli della coppia, di due anni, presente in casa al momento del delitto. Per rintracciare Pilato i carabinieri hanno diramato un avviso di ricerca in tutta Italia, ma hanno anche organizzato una battuta nella zona cui partecipano unità cinofile, un elicottero e lo squadrone "cacciatori". Tra l'altro c'è pure il timore che l'uomo possa suicidarsi, visto che è ancora armato.

Le ricerche hanno portato al ritrovamento della vettura di Pilato. Era parcheggiata vicino alla stazione ferroviaria di Guardavalle Marina, a soli 7 chilometri da Monasterace. Dentro, le chiavi inserite nel quadro ed il portafogli con bancomat e carte di credito. L'uomo, dunque, potrebbe avere già lasciato la Calabria in treno diretto chissà dove. Oppure, è una delle ipotesi prese in considerazione dai carabinieri del Gruppo di Locri e della Compagnia di Roccella Ionica, potrebbe trattarsi di un tentativo di depistaggio per fare credere di essere fuggito e cercare rifugio da qualche conoscente. Ma potrebbe anche essere semplicemente il gesto di un uomo disperato che ha abbandonato l'auto dove è capitato per poi allontanarsi a piedi nelle campagne.

Gli investigatori comunque non lasciano niente al caso e continuano le ricerche, mentre uno zio di Pilato, in televisione, gli ha rivolto l'invito a costituirsi. Tra marito e moglie, da tempo, i rapporti erano tesi. Lei pare volesse il divorzio. Lui non ne voleva sapere, anche se da alcuni mesi era andato a vivere con i genitori, in una villetta poco distante dall'appartamento della coppia. E così liti a ritmo continuo. L'ultima delle quali lunedì pomeriggio. Pilato è andato a casa della moglie, dove c'era solo il figlio di 2 anni, ed è scoppiata l'ennesima lite culminata con l'omicidio. Quindi ha preso il bambino e l'ha portato a casa dei genitori, dicendo alla madre che Mary non era in casa. Una frase che ha allarmato i familiari che, non avendo risposte dalla donna, hanno telefonato ai carabinieri segnalandone la scomparsa, ma dopo un'ora circa al 112 è giunta un'altra telefonata. Una vicina di casa della coppia segnalava una lite in famiglia. Ma quando i carabinieri sono arrivati, si sono resi conto che le grida erano della figlia più grande della coppia, di soli 10 anni, che aveva trovato il cadavere della madre riverso in una pozza di sangue. Oltre a problemi familiari, secondo le indagini, Pilato, negli ultimi tempi avrebbe avuto anche difficoltà economiche. Sta di fatto che già nel marzo dello scorso anno postava sul suo profilo Facebook frasi che suonano adesso come premonitrici della tragedia come: "Nessuno nasce cattivo... La vita ti porta ad esserlo!".

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