Basilicata

'Debiti in sanità lucana, è necessario approvare un piano'

Neoconsiglieri centrosinistra: 'Stop a politiche emergenziali'

Redazione Ansa

(ANSA) - POTENZA, 13 MAG - "Il disavanzo del sistema sanitario è sotto gli occhi di tutti e il presidente Bardi non trova altra soluzione che impegnare le risorse dei fondi di sviluppo, per 80 milioni di euro, per ripianare i debiti": è quanto emerso nel pomeriggio, a Potenza, dalle dichiarazioni rilasciate ai giornalisti dai neo consiglieri di minoranza, eletti in consiglio regionale lo scorso 21 e 22 aprile, Marrese, Araneo, Bochicchio, Cifarelli, Chiorazzo, Lacorazza, Verri e Vizziello.
    Il riferimento è "alle delibere numero 348, 349 e 353 approvate dalla giunta uscente in tutta fretta lo scorso 30 aprile per provare a colmare i 50 milioni di deficit, dopo i 24 recuperati in campagna elettorale sempre dai fondi di sviluppo.
    Milioni recuperati dalle compensazioni ambientali e che erano destinati". Denunciando "l'assenza di programmazione anche all'interno delle singole aziende ospedaliere", i neo eletti consiglieri hanno valutato il deficit in 80 milioni, dei quali circa 30 sull'Aor San Carlo e gli altri 50 sulle altre due aziende di Potenza e Matera, considerando che "il solo Irccs Crob di Rionero (Potenza) non è in deficit, altrimenti avrebbe perso la qualifica di istituto di ricerca". "Diciamo di no alle politiche emergenziali sulla sanità. L'urgenza - hanno concluso - è la redazione del piano sanitario regionale, che manca dal 2012, nei primi sei mesi della legislatura e che riteniamo l'unica soluzione possibile. Siamo disposti a collaborare per risolvere il problema dello sfascio della sanità pubblica a beneficio di quella privata". (ANSA).
   

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