Basilicata

>ANSA-IL-PUNTO/Covid: in Basilicata record di contagi e vaccini

Alcuni sindaci rinviano il ritorno a scuola al 10 gennaio

Redazione Ansa

(ANSA) - POTENZA, 04 GEN - Una giornata da record in Basilicata, per positivi e vaccini. E mentre i numeri della pandemia continuano a crescere, alcuni sindaci lucani hanno deciso di non aspettare la decisione sulle scuole che il Governo e la Regione prenderanno domani e hanno rinviato al 10 gennaio il ritorno tra i banchi. I prossimi giorni, in diversi Comuni lucani, saranno utilizzati per eseguire uno screening sulla popolazione scolastica con i tamponi forniti dalla Regione.
    I numeri da record: 879 dei 2.925 tamponi molecolari esaminati ieri sono risultati positivi al covid-19 e, sempre ieri, primo lunedì del 2022, sono state somministrate 6.757 dosi di vaccino. Degli ultimi 879 tamponi positivi, 832 riguardano persone residenti in regione (122 a Potenza e 73 a Matera). La task force lucana ha segnalato anche il decesso di un'ultranovantenne di Maratea (Potenza), con il bilancio delle vittime salito a 614, e altre 56 guarigioni di persone residenti in regione (in totale 30.365).
    Le persone ricoverate con il covid-19 negli ospedali lucani sono 73 (come ieri), delle quali tre (una più di ieri) in terapia intensiva: una al San Carlo di Potenza e due al Madonna delle Grazie di Matera.
    Dopo le 6.757 vaccinazioni di ieri, i lucani che hanno ricevuto la prima dose sono 446.543 (80,7%), mentre quelli che hanno avuto anche la seconda sono 413.443 (74,7%). Hanno ricevuto la terza dose oltre 170 mila lucani. E stamani, in un post pubblicato sui social, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha reso noto di aver ricevuto la terza dose.
    Dall'opposizione, i consiglieri regionali del Pd, Roberto Cifarelli e Marcello Pittella, presenteranno un'interrogazione a Bardi e all'assessore alla sanità, Rocco Leone, per "conoscere quali attività di verifiche e di monitoraggio sono in corso sul territorio regionale per assicurarsi che la nuova crisi pandemica non si riverberi soltanto sulle spalle dei sindaci e degli operatori sanitari e che consenta ai cittadini di potersi vaccinare nella maniera più serena possibile". (ANSA).
   

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