(ANSA) - ROMA, 9 GEN - Sotto l'Appennino meridionale, nel
Sannio-Matese, esiste in profondità una sorgente di magma che
può generare terremoti "di magnitudo significativa" e più
profondi rispetto a quelli finora registrati nell'area. La
scoperta, pubblicata sulla rivista Science Advances, e'
dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dal
del Dipartimento di Fisica e Geologia dell'Università di
Perugia. "Nella parte più profonda sotto la crosta terrestre ci
sono processi di fusione che producono magma. Questo risale
verso la superficie, fermandosi alla profondità compresa fra 15
e 25 chilometri", ha detto all'ANSA Guido Ventura, dell'Ingv,
coordinatore della ricerca con Francesca Di Luccio (Ingv). La
sorgente di magma, ha aggiunto, "provoca la fuoriuscita di CO2
di origine profonda e può provocare terremoti". L'indizio che ha
portato a scoprirla è stata la sequenza sismica anomala avvenuta
nel Sannio-Matese tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014, con
sismi di magnitudo massima 5.
Magma sotto Appennino, 'nuovi' terremoti
Nel Sannio-Matese sorgente risale verso superficie