(ANSA) - POTENZA, 2 MAR - Le infiltrazioni mafiose dalle
regioni limitrofe, in un territorio in cui i clan locali non
sono radicati ma nemmeno "silenti", e le attività legate allo
sfruttamento delle risorse naturali sono i maggiori filoni di
indagine che hanno contraddistinto l'attività della Direzione
distrettuale antimafia, in Basilicata, tra il 2014 e il 2015,
secondo quanto emerge dalla relazione della Direzione nazionale
Antimafia (Dna).
Mafia: Dna su infiltrazioni e ambiente
La relazione della Direzione nazionale Antimafia