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Ricerche in Turchia al centro della Borsa Med Turismo Archeologico

Conoscenza prime civiltà da nuovi scavi e itinerari sottomarini

Il sito archeologico di Sanliurfa in Turchia

Redazione Ansa

NAPOLI - La Turchia sarà uno dei Paesi al centro dell'obiettivo della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in programma a Paestum dal 25 al 28 novembre, con il racconto di scoperte e costanti studi in un anno nel quale la destinazione ha rafforzato ulteriormente il suo prestigio di terra per l'archeologia, andando oltre alla fama dei siti più noti di Göbekli Tepe, Efeso, Afrodisia, Hierapolis, Pergamo, Patara.

La presenza della Turchia alla BMTA, spiegano gli organizzatori, quest'anno è anche l'occasione per presentare il Progetto "Tas Tepeler", che mira a rivelare l'area in cui è avvenuto il cambiamento nella storia dell'umanità e una grande trasformazione del modo di vivere, sia dei cacciatori che degli agricoltori. Se ne parlerà il 26 novembre al Tabacchificio Cafasso insieme ad esperti del settore, archeologi e giornalisti specializzati. "Tas Tepeler" include gli scavi archeologici e le ricerche in sette località della Turchia: Göbeklitepe, Karahantepe, Gürcütepe, Sayburç, Çakmaktepe, Sefertepe e il tumulo di Yeni Mahalle, tutti luoghi di missioni archeologiche e monitorati da comitati scientifici e dalla Direzione del Museo di ŞanlÕurfa. Naturalmente il tutto sotto la guida della Direzione Generale dei Beni Culturali e dei Musei del Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia. Ricerche che mettono in evidenza il lavoro organizzato, la vita quotidiana e i rituali delle civiltà ma anche l'evoluzione delle case; sono infatti emersi villaggi e allo stesso tempo si parla di una stratificazione della società nonché l'inizio delle attività commerciali.

Alla BMTA si ricorderà l'importanza di Arslantepe, nella provincia orientale di Malatya, che da luglio 2021 è diventato Patrimonio Mondiale dell'UNESCO per essere una testimonianza eccezionale del primo sorgere della società statale nel Vicino Oriente". Questo sito archeologico di 4 ettari (40.000 metri quadrati) e di 30 metri di altezza mostra i cambiamenti fondamentali nel processo di formazione dello stato nelle società anatoliche orientali e mesopotamiche. La Turchia è un paese particolarmente importante anche per l'archeologia subacquea. È un lavoro partito un anno fa quello che la Dokuz Eylül University Marine Sciences e il Technology Institute Faculty Member Associatin stanno svolgendo nella località di KÕzlan del distretto di Datça a Muğla per studiare un relitto lungo 24 metri e i suoi reperti di epoca ottomana. Più moderne invece sono le navi che sono affondate durante la prima guerra mondiale al largo della costa di Gelibolu (Gallipoli), nella Provincia di Çanakkale. Il tutto ora è un parco marino appena inaugurato capace di far da traino anche al turismo appassionato di immersioni.

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